Spoleto, detenuto aggredisce i poliziotti. Prognosi di 21 giorni per un sovrintendente

Nuovo episodio di violenza in carcere, il Sappe: “Situazione sempre più grave”

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Ennesima violenza nelle carceri umbre: l’ultimo episodio è avvenuto nella casa di reclusione di Spoleto, dove martedì pomeriggio un detenuto di origini pugliesi ha improvvisamente aggredito per futili motivi due poliziotti, riuscendo a colpire un sovrintendente della polizia penitenziaria al volto, per poi lasciarlo a terra sanguinante e fuggire all’interno della sua cella. Il sovrintendente, immediatamente soccorso da altri colleghi, è stato dapprima medicato nell’infermeria e poi inviato al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto con prognosi di 21 giorni. A riportare il fatto è il segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, Fabrizio Bonino.

La protesta

«La situazione è sempre più grave e merita l’urgente e giusta attenzione da parte dei vertici dipartimentali e ministeriali» denuncia Bonino, ricordando che l’episodio è avvenuto esattamente a due mesi di distanza da un fatto similare ai danni di un altro sovrintendente. Quanto al detenuto, «non è nuovo a tali comportamenti contro i poliziotti, avvenuti in passato in altri istituti ed anche a Spoleto era quasi arrivato a picchiare un altro poliziotto, ma il provveditore rispose negativamente alla richiesta di trasferimento». Secondo Bonino «occorrono sezioni detentive e modalità custodiali per detenuti violenti che non intendono reinserirsi». «Esprimiamo la nostra solidarietà al collega ferito con gli auguri di una pronta guarigione – continua il rappresentante del Sappe -, ma a Spoleto il discorso è molto più grave perché gli agenti sono troppi pochi tanto da non riuscire a fruire delle ferie spettanti, i posti di servizio sono sotto i livelli minimi di sicurezza e dal Dipartimento e Provveditorato non prendono atto che l’istituto è al collasso. Alcuni giorni fa in una lettera unitaria firmata da tutte le sigle sindacali è stato dichiarato lo stato di agitazione prevedendo di fare un sit-in di protesta i primi giorni di luglio, ma ancora nessuna risposta dal Provveditore per un incontro urgente».

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