I detenuti che stanno scontando la pena a Spoleto si prenderanno cura dei cani del canile comunale. L’idea è nata in occasione della consegna di sette cucce per cani realizzate nella casa di reclusione di Maiano.
Progetto in due step
Le cucce sono state realizzate con materiale di recupero all’interno della falegnameria del carcere (uno spazio di oltre 600 metri quadri nel quale lavorano 12 detenuti) grazie al lavoro degli agenti della polizia penitenziaria Danilo Montioni e Massimo Moriconi: «Siamo molto contenti – ha detto Chiara Pellegrini, vice direttrice del carcere – perché ci piace coltivare l’ idea di un carcere che, rendendosi utile, dà alla città e alla comunità di cui fa parte». Il progetto prevede, da una parte, la formazione dei detenuti in materia di recupero comportamentale dei cani ed educazione cinofila, percorso che permette di acquisire una professionalità spendibile in futuro una volta scontata la pena e, dall’altra, una serie di attività a diretto contatto con i cani volte alla socializzazione dell’ animale.