Squadre ‘B’ in serie C, Lnpb ‘minaccia’ la Figc

Possibile ricorso al Tribunale federale. Mutualità, Foggia out. Ternana, serie C e campo, Ranucci: «Norme troppo restrittive. 37 mila euro di sanzione, vengano a vedere»

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Minacciosa, seppur con ‘garbo’. Si può definire così l’azione intrapresa dalla Lega B martedì in via Rosellini a Milano, in occasione dell’assemblea ordinaria: la bagarre – già in corso da un paio di settimane – è sull’introduzione delle cosiddette seconde squadre in serie C ed eventualmente nel torneo cadetto, fatto che giocoforza coinvolge anche la Ternana visto che dalla stagione 2018-2019 dovrà giocarci. C’è la predisposizione di un’istanza formale per la modifica – obiettivo togliere di mezzo la chance promozione in B – da inoltrare alla Figc che, se non recepita a dovere, porterà al ricorso al Tribunale federale nazionale per chiedere l’annullamento della delibera. Quella dove si disciplina la novità. Insomma, bella grana. Intanto il Foggia è ‘tagliato’ fuori dalla mutualità e il presidente rossoverde, Stefano Ranucci, lancia una sorta di appello al numero uno della governance Lega Pro, Gabriele Gravina. Attaccando ancora per il penultimo posto del manto erboso.

IL DS DEL LIVORNO ‘BLINDA’ MAZZONI, MA NON TROPPO

Francesca Sanzone (vice direttore generale Figc) e Mauro Balata

La Lnpb alza la voce Che la decisione annunciata dal commissario della Figc, Alessandro Costacurta, non fosse andata giù alla Lega B era già noto. Martedì tuttavia dagli uffici di Milano è partito l’iter concreto per cercare di cambiare direzione: a far innervosire i club è la possibile promozione in serie B delle seconde squadre dei club di A. E ci va di mezzo pure la Ternana (seppur le più alte nel ranking per l’eventuale inserimento di quest’anno siano tutte del nord Italia e i rossoverdi, salvo sorprese, dovrebbero giocare nel girone B): «L’istanza partirà fra martedì sera e mercoledì mattina – le parole di Mauro Balata, presidente della Lnpb – all’esito della quale noi ci siederemo a un tavolo, così come anche previsto nell’ultima assemblea con la visita del vicecommissario della Figc Alessandro Costacurta, per confrontarci e valutare se questo progetto delle seconde squadre è spendibile in un campionato che ha una natura e una specificità tutta votata al territorio oltre alla formazione e valorizzazione dei giovani».

Mauro Balata, presidente Lnpb

I TROPPI CONTRATTI E LE LISTE IN C, GUAI PER LA TERNANA: «OSTACOLO OGGETTIVO»

La ‘minaccia’ e il taglio del Foggia E se la Figc si impunta? Piano B, di forza: «In caso di risposta negativa – chiude Balata – da parte della Figc, l’assemblea ha deliberato di presentare il ricorso al Tribunale federale per chiedere l’annullamento della delibera». In sostanza la Lnpb chiede che le seconde squadre siano bloccate in C. Altra notizia di giornata è l’eliminazione dei pugliesi dalla ripartizione della mutualità per le società di B: tredici voti a favore, sette contrari e una scheda bianca, in applicazione della disposizione normativa – prevista dal codice di autoregolamentazione – riguardo la copertura finanziaria dovuta allo sforamento dei parametri E/vp. Bene, per la Ternana cambia qualcosa in termini economici?

LA FIDEJUSSIONE PER IL CAMPIONATO DI SERIE C 2018-2019

Il manto erboso del ‘Liberati’

La serie C e i problemi: «Norme troppo restrittive» Risponde direttamente Ranucci che, sulla scia delle parole del ds Danilo Pagni (sul taccuino ci sono anche l’ormai ex punta del Livorno Daniele Vantaggiato e Maurizio Domizzi del Venezia,come riporta il sito gianlucadimarzio.com), lancia una sorta di appello: «Non credo – taglia corto sulla possibilità che via della Bardesca possa incassare qualcosa in più dopo il ‘taglio’ del Foggia dalla mutualità – che ci sia molta differenza per la Ternana. A noi ci interessa che cambino le norme per la serie C, non è possibile che siano così restrittive e non è possibile che le squadre retrocesse abbiano la stessa limitazione degli ‘over’ che hanno le altre, già organizzate per la terza serie».

CASTELLI, AGRONOMO FIGC, LEGA A E B: «ECCO I MOTIVI DEL PENULTIMO POSTO DEL CAMPO»

Rischio d’inquinamento’ Un discreto guaio insomma la retrocessione. Lato sportivo, organizzativo ed economico, ormai troppo tardi: «Le retrocesse non possono avere la restrizione – prosegue Ranucci – delle fidejussioni in base al valore della produzione. Stiamo cercando di far capire che alcune norme non vanno bene per le retrocesse: la serie B non c’entra nulla in questo caso, ma a mio avviso la Lega B dovrebbe fare un documento congiunto con la C per valutare il rischio d’inquinamento del campionato inserendo le seconde squadre di serie A. Serve un’azione fatta di concerto tra le due Leghe».

Richieste La retrocessione dalla B alla C costa e non poco, lo si sapeva da mesi: «Non c’è stato alcun passo in avanti sul discorso ‘paracadute’, credo che il presidente Gravina conosca bene le problematiche delle squadre retrocesse e penso che l’eliminazione della mutualità per le retrocesse non sarà più per tre anni ma solo per il primo, è uno step iniziale per far sì che l’imprenditoria sana non si allontani del mondo del calcio. Un tema molto sensibile a lui, siamo convinti che valuterà bene tutte le richieste dei club retrocessi». In giornata riunione tra Ranucci, Pagni e De Canio per fare il punto della situazione.

I CRITERI PER LE ‘SECONDE SQUADRE’ IN SERIE C

Bagarre sul mercato per Montalto

I 37 mila e 500 euro di multa che non vanno giù: «Vengano a vedere» Altro tema, altro nervosismo. La valutazione del manto erboso del ‘Liberati’, proprio una macchia nera che in via della Bardesca non riescono a digerire e che la scorsa settimana ha portato il dirigente romano ad attaccare pubblicamente la Lega: «Abbiamo fatto delle verifiche e ci sono stati grandi miglioramenti del manto erboso. Sfido chiunque – l’attacco – a venire a vedere lo stato del campo a questo punto della stagione: non si capisce in che modo venga fatta la classifica, siamo penultimi e ci siamo presi 37 mila e 500 euro di sanzione. Ci sono dei terreni di gioco in sintetico impraticabili, dove il rimbalzo del pallone era falsato. Ma va così, chiunque ha giocato a Terni ci ha fatto i complimenti. È stata spesa un’ingente somma di denaro per recuperare la situazione rispetto a ciò che abbiamo trovato quando siamo trovati». Scorie della retrocessione. 

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