Sta meglio il bimbo a rischio soffocamento

Città di Castello: sabato era stato trasportato d’urgenza al Meyer di Firenze in elicottero. Ora sta ricominciando a respirare autonomamente

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Un immediato soccorso per scongiurare il soffocamento e trasferimento all’ospedale pediatrico Meyer in eliambulanza, grazie al 118 di Fabriano. Un bambino di due anni è arrivato all’ospedale di Città di Castello – erano le 14 di sabato – per essere ricoverato a causa di problemi legati ad una sospetta inalazione di cibo, al momento non meglio specificata. Prime cure del pronto soccorso, pediatria, anestesia e rianimazione, quindi il volo verso il nosocomio fiorentino.

La gravità

Il trasporto al Meyer si è reso necessario per via delle gravi condizioni e dopo una consulenza pediatrica e anestesiologica. Importante anche la collaborazione dei vigili del fuoco e della polizia Locale di Città di Castello. Il bambino è stato ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale fiorentino dove i medici stanno valutando l’evolversi della situazione per definire in maniera più definita il quadro clinico delle prossime ore. Nel frattempo la direzione del presidio ospedaliero, il dottor Silvio Pasqui e i suoi più diretti collaboratori ringraziano tutti gli operatori sanitari coinvolti che sono intervenuti e la centrale operativa 118 di Perugia «per la prontezza dei soccorsi e professionalità dimostrata in questa delicata circostanza». Ringraziamenti anche per la preziosa collaborazione dei vigili del fuoco del distaccamento di Città di Castello e la polizia municipale «che hanno consentito in regime di assoluta sicurezza il trasporto del piccolo paziente in elicottero dalla zona antistante il pronto soccorso».

Aggiornamento – Lunedì

Nel pomeriggio di lunedì 8 aprile, l’ospedale di Città di Castello – attraverso una nota – rende noto che «sono migliorate le condizioni del bambino di due anni e mezzo trasportato d’urgenza sabato pomeriggio all’ospedale Meyer di Firenze con l’elisoccorso. Già da domenica sera – spiega l’ufficio stampa – il bambino è stato estubato e sta riprendendo a respirare in maniera autonoma. Nel corso della settimana verranno effettuati altri esami, al termine dei quali verrà valutata un’eventuale dimissione».

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