Standard & Poor’s: «Bene l’Umbria»

L’Agenzia di rating certifica la Regione BBB-, ma quello intrinseco «è pari ad A+»

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«L’Agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato, anche per quest’anno, il rating BBB- con outlook ‘stabile’ alla Regione Umbria, pari a quello della Repubblica italiana». A darne notizia è la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

Le motivazioni «L’Agenzia – si legge in una nota della Regione – motiva tale valutazione in considerazione del fatto che la Regione Umbria continua ad avere una forte gestione finanziaria anche nel settore della sanità, una eccezionale liquidità e un livello molto basso di debito. La prudente gestione manageriale ha contribuito in modo significativo ai risultati di bilancio e al mantenimento degli equilibri nella sanità. I risultati di bilancio consentono di esprimere una previsione di stabilità anche per il prossimo futuro. Anche se i margini di flessibilità di bilancio sono deboli, la Regione Umbria ha ancora una potenzialità fiscale elevata anche se l’orientamento è quello di agire sul contenimento delle spese piuttosto che sulla leva fiscale».

La metodologia Inoltre, anche quest’anno, l’Agenzia ha precisato nel proprio comunicato che «il livello di rating attribuito alla Regione è dovuto unicamente alla metodologia utilizzata di porre come ‘cap’, per il rating delle amministrazioni locali e regionali italiani, quello della Repubblica italiana, tenuto conto del livello di dipendenza delle stesse dalle manovre finanziarie del governo centrale». S&P afferma, infatti, che, «in assenza di un limite sovrano della Repubblica italiana, il rating intrinseco assegnato alla Regione, viene confermato pari ad A+».

La presidente Marini A giudizio della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, «la conferma del rating BBB- da parte dell’Agenzia S&P testimonia il positivo e grande lavoro di questi anni, nei quali abbiamo attuato una rigorosa gestione finanziaria, a partire dalla spesa sanitaria. Scelte che trovano ulteriore conferma nei documenti di politica finanziaria e di bilancio della Regione per l’anno 2017». Va considerato, aggiunge la presidente, «che il rating di S&P per la Regione Umbria sarebbe stato addirittura di A+, in assenza del limite che, come noto, impone che alle Regioni non può essere attribuito un rating superiore a quello della Repubblica italiana».

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