Stazione di Foligno, «Sottovia indecente»

Tante lamentele sui social – da parte dei pendolari – per le condizioni delle aree di accesso e di servizio. Ma c’è anche chi punta il dito contro gli utenti

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Erbacce nel parcheggio, rifiuti e sporcizia nel sottopasso, buio, fetido e pericoloso. Il decoro della stazione di Foligno non piace a residenti e pendolari, che si lamentano sui social. E per fortuna che Mattarella non arriva in treno.

Doppio ingresso Come tante stazioni, anche quella di Foligno ha due ingressi, quello frontale e uno dal retro, per consentire alle persone che abitano dall’altro lato della rete ferroviaria di accedere ai binari senza dover fare grossi giri. E come in quasi tutte le stazioni con due ingressi, quello di dietro è sempre trascurato, sporco e pericoloso. Non fa eccezione Foligno. L’ingresso secondario affaccia sul parcheggio di piazzale della Pace. Ed è lì che cominciano i primi problemi. L’erba è talmente alta che in alcuni punti supera i cofani delle auto.

Erbacce e siringhe «L’ultima volta è stata tagliata a ottobre – denuncia una signora su Facebook – e nelle aiuole si vede di tutto di più, oltre allo schifo delle siringhe». Insomma, nessun controllo, nessuna manutenzione, «però poi se c’è una macchina fuori dalle strisce mandate i vigili a fare le multe».  La cosa più triste è che la stessa denuncia era stata fatta anche lo scorso anno, più o meno in questo stesso periodo, segno che il problema si ripresenta con frequenza.

Il sottopasso«Io ci passo tutti i giorni – aggiunge una signora – per prendere il treno e andare al lavoro a Perugia. È indecente, uno schifo, non solo fuori ma anche nel sottopassaggio: la sporcizia, bottiglie, cicche, sono lì da settimane. Purtroppo gli incivili ci sono ma non capisco chi deve pulire». E per documentare la denuncia pubblica un video girato col cellulare in cui effettivamente il sottopasso pedonale sembra lasciato un po’ a se stesso. 

Competenza mista Colpiscono i muri scrostati, senza mattonelle, i pavimenti lerci, evidentemente non puliti da mesi. E qua e là qualche macchia di umido, forse urina. Ancora lamentele: «Ma chi deve controllare? Vigilare? Ma in che Comune viviamo? Che figura si fa? Perché Foligno è così maltrattato?». Mentre il parcheggio è ovviamente di competenza comunale, in linea teorica il sottopasso è ‘promiscuo’: di proprietà di Rete Ferroviarie Italiane, che lo mette a disposizione ad uso pubblico, va manutenuto sia dal Comune che dalle Ferrovie. 

Interventi spot Nel dubbio, non se ne occupa nessuno. Almeno a quanto si vede dalle immagini. Il problema è atavico e, sia per il parcheggio che per il sottopasso, ci sono state lamentele anche negli anni addietro, provocando solo interventi spot, salvo poi far ritornare i disagi quando l’attenzione mediatica calava. A breve – ci hanno assicurato – arriveranno chiarimenti da Ferrovie dello Stato. Mentre al Comune di Foligno, nonostante l’impegno del centralinista, non siamo riusciti a parlare con nessuno che potesse darci spiegazioni sulle cause del mancato intervento: se è una questione economica o burocratica, se qualcosa sarà fatto a breve, sia per quanto riguarda il parcheggio che il sottopasso. Ovviamente, siamo disponibili ad ogni chiarimento da parte dei diretti interessati.    

Pendolari sporcaccioni Ovviamente la colpa non è solo di chi dovrebbe controllare (e non lo fa) e di chi dovrebbe pulire (e non lo fa), ma anche di chi non dovrebbe sporcare (e invece lo fa). Lo fa notare un’altra utente del social: «In primis gli indecenti sono coloro che sporcano no? O tanto sporcano perché qualcuno pulisce? L’educazione e il buon senso civico dove sono andati a finire?». Poi anche lo stimolo a muoversi per vie istituzionali: «Un bella raccolta firme, oltre a subissare di chiamate gli uffici comunali competenti. Perché lamentarsi qui su Facebook serve poco». 

Danno al turismo Amare riflessioni in un altro commento: «Siamo una città di sudici e incivili, basta guardare quando viene tagliata l’erba sui prati, sulle siepi. Meritiamo questo e altro. Il turismo passa anche da ciò. Immaginate le persone che son venute a vedere il Giro d’Italia in treno o in macchina e hanno parcheggiato in via Piave. Che spettacolo». 

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