Scuola ‘pericolosa’: «Marciapiede subito»

Dopo il video di denuncia umbriaOn è tornata all’Ipsia di Perugia: le motivazioni degli studenti, la reazione del dirigente scolastico

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di Pietro Cuccaro

Subito una circolare per invitare gli studenti a non camminare lungo la statale, servendosi della stradina interna. Poi una riunione tecnica e un appello alle istituzioni, per chiedere un intervento strutturale. Il dirigente scolastico dell’istituto “Cavour-Marconi-Pascal”, Giuseppe Materia, ammette che non era a conoscenza del grave pericolo che ogni giorno i suoi studenti affrontano (vorremmo dire: affrontavano) per tornare a casa da scuola, ma dopo il video di umbriaOn promette di attivarsi in tempi brevi, quantomeno per tutelare la loro incolumità.

Una sede, due scuole Ricapitoliamo. A Piscille ci sono due istituti superiori: Itis “Volta”, nella parte superiore (cui si accede dalla via del cimitero, dove passa la linea ferroviaria FCU), e Ipsia “Cavour-Marconi-Pascal”, sotto, con accesso direttamente da via Assisana, a pochi passi dallo svincolo della superstrada. Si tratta di due scuole che funzionano bene e anche per questo negli ultimi anni hanno avuto un boom di iscritti, arrivando a superare quota duemila. Ciò crea non pochi problemi negli orari “critici” di inizio e fine delle lezioni. I docenti escono con le auto, i genitori arrivano per prendere i propri figli e, in mezzo, i poveri ragazzi che usano i mezzi pubblici e fanno le corse per arrivare in orario. Esponendosi ai rischi che abbiamo documentato con il nostro servizio.

Piscille, studenti costretti a camminare fra le autoStrade inadeguate In condizioni normali, il tutto sarebbe ridotto ad un po’ di fisiologica tensione, qualche improperio e poi tutti a casa. Qui no. Perché davanti all’ingresso principale dell’Ipsia i bus, nonostante la recente realizzazione di una rientranza, arrivano tutti insieme e sono costretti ad incolonnarsi, bloccando la circolazione di via Assisana; davanti all’ingresso del Volta, intanto, si ingolfano le auto perché la stradina è stretta, nonostante i segnali dicano che è a doppio senso, e in alcuni punti due auto non riescono a passare.

Pedoni a rischio In mezzo, come dicevamo, ci sono gli studenti che camminano a piedi. Quelli del “Volta” si dividono: alcuni scendono (camminando in discesa all’interno della scuola) verso la fermata dei bus, altri si incamminano verso la stazione FCU, cercando di evitare le auto che si incastrano nell’imbuto. Si dividono anche quelli dell’Ipsia: quelli che prendono il bus sono praticamente arrivati, ma quelli che prendono il treno devono farsela in salita e rischiano di perderlo perché parte appena 10 minuti dopo il suono della campanella.

La scorciatoia Allora cosa fanno: anziché utilizzare la strada canonica, interna al perimetro della scuola (più sicura, ma in salita), si incamminano lungo la statale, di certo più comoda ma anche più pericolosa, visto che è senza marciapiedi e i ragazzi la percorrono quasi in fila indiana a pochi centimetri dalle auto in corsa. Un grosso pericolo che finora, per fortuna, non ha prodotto conseguenze irrimediabili. Un pericolo di cui gli studenti sembrano non rendersi conto.

LE PAROLE DEGLI STUDENTI E L’INTERVISTA AL PRESIDE: GUARDA IL VIDEO

Piscille, studenti lungo la carreggiataTroppi studenti, pochi servizi Secondo il Dirigente Scolastico Materia uno dei problemi della struttura è la ‘sovrapopolazione’ degli studenti in relazione ai servizi: i mezzi ci sono ma le vie di accesso lasciano a desiderare. Fin quando c’era un solo istituto e comunque gli iscritti erano di meno, si gestivano meglio i momenti critici. Ora la situazione crea disagio. A tutti. «Qualcuno dovrebbe intervenire, noi possiamo fare poco», ammette sconsolato il Preside dell’Ipsia, che fra l’altro si divide fra le tre sedi di quello che ora si chiama IIS, istituto di istruzione superiore.

La mappa di Piscille

La mappa di Piscille

La circolare, le proposte Quello che poteva fare, il preside, lo ha fatto: invitare tutti gli studenti a percorrere la via più sicura (ancorché più faticosa) per andare a prendere il treno. Il resto spetterebbe ad altri – Provincia e Comune in primis – ma le soluzioni potrebbero essere di facile realizzazione. Innanzitutto, un marciapiedi su via Assisana, dalla scuola fino all’altezza della stazione di Piscille (e poi – perché no – anche oltre, fino alla Pallotta) che sarebbe utile agli studenti ma anche agli altri residenti. Poi il rifacimento e la messa in sicurezza di via del Cimitero, lungo tutto il percorso, magari realizzando un by-pass per via Assisana, il che consentirebbe di renderla “a senso unico”, evitando definitivamente gli ingorghi nelle ore di punta.

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