Teleriscaldamento, la Corte dei Conti indaga

Terni: Guardia di Finanza in Comune per acquisire documenti su delega della magistratura contabile. Sotto la lente fondi e anni di ‘nulla’

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Progetto ‘antico’ ed indagine recente, originata da articoli di stampa pubblicati fra il 2017 e il 2018. La procura regionale della Corte dei Conti dell’Umbria ha da qualche tempo posto sotto la lente il progetto del teleriscaldamento a Terni che, con il calore sviluppatosi dalle attività delle acciaierie, avrebbe dovuto rifornire in modo del tutto economico e comunque ecologico, centinaia di abitazioni nell’area est di Terni (borgo Bovio). Ad oggi quel ‘sogno’ – lautamente finanziato da Regione Umbria e Ministero – non ha mai preso forma, anche se di recente se ne è tornato a parlare e presto lo farà anche il comitato civico che segue con attenzione la vicenda.

Acquisiti documenti

Nei giorni scorsi, non lunedì ma in quelli precedenti, i militari della Guardia di Finanza di Terni – coordinati dal comandante provinciale, colonnello Livio Petralia – ed in particolare quelli del nucleo di polizia economica finanziaria del capitano Andrea Longo, hanno raggiunto in più di una occasione gli uffici del Comune di Terni per acquisire documenti in ordine al teleriscaldamento, su delega – appunto – della magistratura contabile umbra. Dove potrà approdare tale lavoro di indagine, lo si comprenderà nella misura in cui dovessero – o meno – emergere contestazioni di un danno erariale che, a fronte del ‘nulla’ dopo 20 anni, è più che una ipotesi. 

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