Ternana: con 46 punti ti salvi ma potrebbero bastarne 45. ‘Cigni neri’ esclusi. Il perché

Lucarelli ha sancito che l’obiettivo è la salvezza. Cosa serve ancora per ottenerla?

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di Gianni Giardinieri

Lo ha detto a più riprese al termine di Ternana-Venezia mister Lucarelli: «Questa squadra può pensare solo a salvarsi». Monito e contemporaneamente reprimenda a chi – matematica alla mano, turno casalingo e precedente ottima prestazione con il Pisa – aveva ‘osato’ spingersi a parlare di playoff. Almeno in teoria. E allora, accettato l’invito, proviamo a capire quanti punti saranno ancora necessari alle Fere per poter disputare la prossima stagione calcistica nella serie cadetta, a riti scaramantici e gesti apotropaici effettuati. Partendo da due semplificazioni statistiche: analizzare solo le ultime sei dell’attuale classifica (quindi dai 38 punti del Cosenza ai 31 del Benevento, fanalino di coda) e la loro media punti nelle ultime cinque partite (ottimo termometro dello stato di forma e del trend di breve periodo, il più performante nell’indicare il possibile, immediato futuro).

I punti nelle ultime cinque partite delle ultime sei in classifica

Ebbene, in questa speciale classifica il primo posto è occupato proprio dalla società calabrese, capace di tenere un ritmo playoff, con ben 9 punti. Segue il Brescia con 7, la Spal con 6 e chiudono con 2 punti nelle ultime cinque gare il Perugia, il Benevento ed il Cittadella. 1,8 è quindi la media punti a partita nelle ultime cinque realizzato dalla squadra di mister Viali, che d’ora innanzi chiameremo ‘coefficiente Cosenza’. Dovendo ancora giocarsi 4 gare e moltiplicando il ‘coefficiente Cosenza’ a tutte le squadre in lotta per non retrocedere (esercizio di stile perché ovviamente gli scontri diretti sottrarranno comunque punti vicendevolmente) il risultato massimo ottenibile alla fine del campionato sarebbe 45,2 punti. Fatto proprio dai calabresi.

I 43 punti delle Fere

La Ternana parte da una base attuale di 43 punti. Quindi raggiungendo i 46 sarebbe salva, evitando i playout. Tre punti da fare in quattro gare. Ma ne potrebbero bastare anche 2. Infatti, in caso di arrivo a pari punti, conterebbero dapprima gli scontri diretti tra le due squadre (parità assoluta: Ternana Cosenza 1-1 e Cosenza Ternana 0-0), poi la differenza reti negli stessi confronti (anche qui parità assoluta) e in ultimo la differenza reti generale. E qui prevarrebbe con ogni probabilità la Ternana, attualmente in vantaggio con un -10 rispetto al -21 della formazione calabrese.

I ‘cigni neri’

Naturalmente in questo castello di ipotesi, come sempre accade nei calcoli di tipo statistico, vanno tenuti in debita considerazione i cosiddetti ‘cigni neri’, slang di natura finanziaria con il quale economisti e analisti del settore usano individuare gli eventi imponderabili, impossibili da prevedere, calcolare e quantificare. Insomma, gli eventi rarissimi. Traslati nel mondo pallonaro e per questo finale di campionato cose come quattro vittorie, o sconfitte, di seguito, per una o più squadre. Risultati che manderebbero all’aria qualsiasi calcolo.

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