Ternana, ecco Breda: «Credo in questo gruppo. Ci possiamo salvare»

Martedì mattina conferenza stampa del nuovo allenatore rossoverde insieme al ds Capozucca

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di Gianni Giardinieri

Giornata importante quella di martedì in casa rossoverde. E’ infatti il primo giorno alla guida della Ternana di mister Roberto Breda, che per la verità già nella stagione 2015/2016 aveva condotto le Fere ad una tranquilla salvezza. Presente alla conferenza anche il direttore sportivo Stefano Capozucca.

Capozucca: «Purtroppo nel calcio contano i fatti»

Capozucca: «E’ una conferenza che non avrei voluto fare perché sono sempre contrario agli esoneri. Con Lucarelli avevo instaurato anche un rapporto umano. Purtroppo però nel calcio contano i fatti e la Ternana ha solo sei punti. Per cui il cambio della guida tecnica era nelle cose. Sabato ho parlato con Scaramuzzino (direttore generale, ndR) e D’Aniello (direttore operativo e gestionale, ndR) e ci siamo lasciati con la decisione di cambiare. Dovevo trovare un allenatore che avesse soprattutto la dote di credere in questo organico e nella salvezza. Domenica ho parlato con Roberto (Breda, ndR) ed è scoccata la scintilla. Lui non mi ha mai posto la questione contrattuale ma ha sottolineato di credere nella salvezza».

Breda: «Questa squadra non è allo sbando»

Breda: «Torno con piacere dopo otto anni. Qui sono stato bene e allora la situazione non era lontana da questa. Qui ci sono i presupposti per fare un buon lavoro e credo che l’organico della Ternana abbia fatto buone cose e non sia allo sbando. Subentro a Lucarelli che ha fatto la storia della Ternana. Conosco i ragazzi: alcuni li ho allenati e con qualcuno ci siamo incontrati da avversari. Il gruppo non merita questa classifica ed ha dei valori che non rispecchiano i punti fatti in campo. Detto questo, dobbiamo concentrarci sulla partita che di volta in volta affronteremo e sulla crescita del gruppo. La B è il campionato di chi diventa squadra, non dei ‘nomi’. Dal punto di vista tattico ho delle mie idee che hanno bisogno di conferme. Ci aspetta subito una partita tosta e bella, contro una squadra di valore ma che è in difficoltà. Spero, e sono convinto, che la piazza sarà tutta unita per raggiungere l’obiettivo. In B niente è scontato: lo scorso anno sono retrocesse tre squadre che nella stagione precedente avevano fatto i playoff e una che due stagioni precedenti era in serie A. Ho tanta voglia di lavorare. Sono convinto che l’ aspetto psicologico e tattico vanno di pari passo. Dobbiamo togliere tutti gli alibi e parlare solo di campo».

Punti di forza e debolezza

Breda: «Questa squadra ha valori che non rispecchiano la sua classifica. Mi è stato detto da tutti che il gruppo è sano e si mette a disposizione. Dobbiamo trovare equilibrio, concretezza ed efficacia».

Falletti

Breda: «Cesar è un giocatore importante. Secondo me ha ancora la gamba giusta. Come tutti deve fare di più e da lui mi aspetto tanto. E’ un trequartista e penso che giocherà in quel ruolo, anche se con me qualche volta ha fatto la mezzala, seppure in situazioni del tutto particolari».

Giudizio sulla rosa

«La B sta andando verso rose composte da molti giovani e qualche giocatore esperto. I giovani sono di ottima prospettiva, poi sarà compito mio sistemare al meglio le cose sul campo».

Social

«Sui social sono dr Jekill e mister Hyde. Quando non alleno condivido molti contenuti, quando invece sono al lavoro chiudo tutto e non mi interessa più niente».

Collaboratori

«A me piace avere collaboratori fidati ma anche lavorare con personale ‘del posto’, che conosce bene l’ambiente. Non credo sugli staff tanto numerosi. Mi sa tanto di ‘fumo’. Il match analyst sono io. Il mio secondo l’ho trovato all’Entella. Noi riprendiamo tutti gli allenamenti e sicuramente avremo bisogno di una figura del genere, ma ci sarà tempo per farlo».

Aspetto tattico

«Ho una idea e non mi soffermo su un solo modulo. Mi piace un calcio codificato. Per il momento mi tengo il vantaggio di non far sapere la mia idea di fondo».

Serenità e compattezza di ambiente

«E’ l’ essenza di tutto. Dare feedback ai ragazzi e dare loro fiducia. Sono le nostre prestazioni che collegano l’ambiente. Sta a noi portare tutti dalla stessa parte attraverso anche i risultati. I presupposti per venire fuori da questa situazione ci sono tutti».

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