Ternana, esame fallito: nubi su Toscano

Simone Longarini non accontentato, cresce la pressione sul tecnico calabrese

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di S.F.

ternana livorno_7624- A.Mirimao Toscano2Giocare a calcio, mettere intensità e idee sul campo talvolta non basta per avere la meglio sull’avversario, se poi lo si fa per appena mezz’ora e contro la capolista del torneo allora ecco la frittata. La Ternana gioca male e perde, va in superiorità numerica – non sfruttandola – e perde, ottiene un meritato doppio vantaggio e perde ugualmente: umore nero per Domenico Toscano, che proprio non riesce ad invertire la tendenza nonostante gli sviluppi positivi delle partite. Nessuna reazione per ora da parte di Simone Longarini, presente lunedì fino al 75′ al ‘Liberati’. Chiaro è che la pressione non può che aumentare sul tecnico calabrese vista l’impazienza manifestata dall’amministratore unico della società di via Aleardi.

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Simone Longarini al ‘Liberati’ durante Ternana-Livorno

Simone Longarini al ‘Liberati’ durante Ternana-Livorno

Mezza squadra cambiata da Toscano rispetto all’1-0 subito a Modena: debutti assoluti in rossoverde per Mazzoni e Belloni, con loro in campo anche Meccariello, Signorelli e Palumbo, che mai era sceso sul terreno di gioco in campionato prima della titolarità di lunedì. E vuoi per la freschezza atletica, vuoi per la maggior capacità di gestione della palla in un centrocampo con più qualità, l’avvio delle ‘Fere’ è più che buono: amaranto in difficoltà nel coprire le azioni rapide ed in verticale dell’undici di Toscano, con Signorelli in pressing alto sull’uscita dei difensori labronici. Buona partenza, come d’altronde era accaduto nei precedenti match. Nel secondo tempo poi la disunione tattica, psicologica e fisica, avviata dalla rete lampo di Vantaggiato: l’uscita di Palumbo – buono l’impatto sulla squadra del campano – per far posto a Zampa (perfetto l’assist per Belloni a ‘tagliare’ la difesa) ha sortito gli effetti sperati solo per pochi minuti, visto che Signorelli e Coppola hanno iniziato a perdere colpi causa stanchezza, non riuscendo a mantenere stretta la squadra nelle transizioni livornesi. A questo si aggiunge la confusionaria prestazione della retroguardia nella fase conclusiva dell’incontro.

González ha sbloccato il match

González ha sbloccato il match

L’unica, vera arma delle ‘Fere’ in questo avvio di stagione sembrano essere le palle inattive: paradossalmente, con Toscano che allena molto meno la squadra su questo aspetto rispetto ad Attilio Tesser, i rossoverdi si dimostrano più efficaci (spicca González in tal senso) sui calci d’angolo e le punizioni – secondo assist stagionale – di Luigi Vitale, recuperando quella pericolosità persa sotto la gestione del tecnico veneto. Il problema è che, al momento, palla al piede e in azione manovrate si crea ben poco, troppo: al di là di qualche spunto dei singoli non si vedono migliorie evidenti e, soprattutto, continue sul piano del gioco. Bene l’intensità e la convinzione manifestata nella prima parte di gara, ma serve anche altro. Specialmente se la difesa (male nella ripresa, con Vajushi e Vantaggiato che hanno avuto opportunità e spazio di far male senza sosta) incassa 8 reti in 4 partite, ‘costringendo’ la formazione di Toscano ad andare in gol con costanza. Il tutto considerando la mediocre forma – nulla – realizzativa di Avenatti e Ceravolo: l’uruguaiano spesso si ritrova a gestire il gioco centralmente da playmaker offensivo, lontano dalla porta e con poche chance di arrivare alla conclusione dall’interno dei sedici metri. L’attaccante locrese è senza marcature da 14 match consecutivi, oltre 1200 minuti di digiuno dalla doppietta al Bari dello scorso aprile.

Niccolò Belloni in azione

Niccolò Belloni in azione

Indicativo che la Ternana si sia sbloccata su azione dopo oltre 400 minuti (l’ultimo risaliva al match con il Bassano Virtus), con un gol casuale – come ammesso dallo stesso Belloni, una delle poche note liete della serata – dell’esterno offensivo mancino. Il tempo avanza e se è vero che la proprietà ha responsabilità specifiche sull’allestimento in ritardo – prevedibile che l’avvio sarebbe stato ‘lento’ – della squadra, ora per Toscano è giunto il momento di prendere decisioni definitive con l’intera rosa a disposizione e cercare di dare un’identità tecnica e tattica chiara al gruppo. In quattro partite di campionato già tre moduli adottati, con il ‘suo’ 3-5-2 messo in cantina dopo il terribile esordio di Trapani.

Franco Signorelli

Franco Signorelli

Giudizio venezuelano Commentando il suo debutto da titolare a Uniòn Radio, Signorelli si è detto «molto soddisfatto a livello personale, ho avuto un’alta percentuale di passaggi corretti e la possibilità di spingermi fino in area, sono stato bene in campo. Peccato per la squadra, non dovevamo perderla la partita: sono sfumati tre punti importanti in modo assurdo, per colpa nostra. Ora ci concentriamo sulla prossima sfida: sono venuto a Terni convinto al 100% per avere più minutaggio rispetto ad Empoli e guadagnarmi la nazionale. La città è più grande rispetto a quella toscana e ci sono tante cose da fare: oltretutto mi ha spinto ad accettare l’offerta anche il calore della tifoseria. Tutto ciò mi può aiutare».

Disastro tra i pali Inutile nasconderlo, Luca Mazzoni ha deluso e non poco. Se Andrea Sala ha messo in evidenza lacune ataviche nella valutazione delle uscite sui palloni alti, il grande ex di turno non ha di certo brillato all’esordio con le ‘Fere’: incertezza tra i pali, reattività massima da ritrovare e forma – come dichiarato dal portiere al termine dell’incontro – non ottimale si sono notate in più fasi di gioco. Evidentemente, per schierare un giocatore – stando alle dichiarazioni del calciatore toscano – non in piena condizione in un ruolo così delicato, allo staff tecnico non deve proprio piacere l’estremo difensore di Saronno.

Ceravolo è a ‘secco’

Ceravolo è a ‘secco’ da 14 gare di fila

Chiaro che Longarini si debba armare di pazienza e attendere, magari senza lanciare comunicati ‘schiaffo’ in sequenza che rischiano di appesantire una situazione già complessa di per sé. Se così non fosse, per il tecnico calabrese si prospettano altri esami decisivi: il primo è andato male e ora, a Salerno, si riparte da uno scenario ancora peggiore. Guglielmo Acri ha provato a metterci una pezza con la nota di domenica, se però non arrivano i risultati la sensazione è che servirà a ben poco. Secondo l’emittente satellitare Sky, la società starebbe valutando la posizione del tecnico.

 

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