Fere, si rivede Defendi. Gallo e un pesante ‘0’

Via alla preparazione per Ternana-Ravenna: differenziato per il capitano rossoverde. Il tecnico a quota 12 match senza vittoria: ne ha due per evitare la lista ‘nera’

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Rossoverdi attendono il Ravenna

La Ternana che non vince ormai non fa più notizia da settimane, tutt’altro. Routine ormai raccontare di una squadra incapace di tener dritta la barra sia a livello tecnico che caratteriale, almeno per ottenere i tre punti in una singola partita del girone di ritorno: non certo un’impresa o un realizzare chissà cosa, fatto sta che per questo gruppo anche le cose più semplici sono diventate assai complicate da fare. Fabio Gallo è riuscito a migliorare – i rossoverdi sono usciti sconfitti solo in un match degli ultimi otto, ma ormai gli obiettivi principali sono sfumati – un po’ la situazione, ma anche lui nel contesto generale è incappato in un record negativo della società.

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Defendi impegnato nel differenziato

C’è il Ravenna, via alla preparazione con Defendi

Martedì doppia seduta al ‘Taddei’ – nonostante la pioggia delle ore precedenti e le condizioni ben note – per la prima tappa di avvicinamento al confronto con i romagnoli, già qualificati per i playoff e ancora in lotta per agguantare il terzo posto che vale l’accesso diretto alla fase nazionale. Sul terreno di gioco si è presentato anche capitan Defendi, in recupero dal trauma distrattivo distorsivo del ginocchio destro con interessamento del legamento collaterale e capsulare mediale di inizio aprile: corsetta a ritmi blandi ed esercitazioni atletiche per lui, mentre i compagni erano impegnati nella consueta partitella a campo ridotto. Difficile comunque poter ipotizzare un rientro lampo. Out – lunga conversazione tra i due, con il centrocampista di proprietà Salernitana più che altro attivo nell’ascoltare – Fazio e Castiglia, ai quali si aggiunge Palumbo per noie muscolari.

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Fazio e Castiglia, lungo colloquio a bordo campo nel pomeriggio

Gallo e il personale record

Come detto il tecnico lombardo finora ha avuto un rendimento migliore rispetto al precedessore. A differenza di Calori, Gallo ha mostrato – seppur a tratti, i giocatori continuano a ‘tradire’ – di saper rivitalizzare il gruppo quel tanto che basta per non incappare in una serie di sconfitte. Certo, l’umiliante 0-3 con l’Imolese e la mancanza di un cambio marcia davvero incisivo restano. Suo malgrado il 48enne di Bollate, a livello di allenatori, ha fatto registrare un record non certo positivo: nessuno prima di lui era arrivato a dodici gare senza mai centrare i tre punti dal momento del debutto sulla panchina rossoverde. La striscia più lunga apparteneva infatti ad Orlando Strinati che, nel 1952 in serie D, non vinse nessuno dei nove incontri da tecnico delle ‘Fere’. Ci sono poi lo stesso Alessandro Calori (6), Francesco Liguori (6, nel 1993), Alfonso Borra (6, 1961), Romano Mattè (5, 1982), Mario Facco (7, 1986) e Gino Vianello (7, 1952); da non dimenticare – ma furono ritorni in entrambi i casi, quindi non conteggiati – le strisce senza bottino pieno di Luigi Delneri (sostituì Cuccureddu e non ottenne alcun successo in 9 sfide nel 1998) e Fabio Brini, subentrato al posto di Sala nel 2005: si sbloccò solo all’ottava gara con lo 0-1 di Catanzaro.

ALESSANDRO CALORI, VIA DOPO 0 VITTORIE IN 6 SFIDE

Alessandro Calori

La lista da evitare

Ravenna e Teramo. Gallo ha a disposizione – un girone e un andamento talmente particolare del campionato che basterebbero anche due pareggi per la salvezza – due match per evitare di finire nella lista ‘nera’ dei tecnici della Ternana, vale a dire coloro che in passato hanno chiuso l’avventura in rossoverde – poi vedremo se ci sarà il rinnovo contrattuale – senza mai vincere: la maggior parte erano cosiddetti ‘traghettatori’, fatto sta che i nomi non mancano. Il caso più noto e recente è ovviamente Calori con sei match, quindi a seguire i vari Ferruccio Mariani (si parla di prima squadra, 3), Sebastiano Siviglia (1), Stefano Avincola (1), Massimo D’Urso (2), ancora Romano Mattè (6), Salvatore Antenucci (2), Dante Fortini (1), di nuovo Alfonso Borra (6), Orlando Strinati (9), Tommaso Freschi (2) e Renato Piacentini (1). Ecco, se magari Marilungo e compagni decidessero per una volta di eliminare – o almeno limitare – i clamorosi errori ‘ammirati’ sia nella propria area che in quella avversaria, forse la casella zero si potrà sbloccare.

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