Ternana, una partita da squadra vera

Un 3-0 che ha visto le ‘Fere’, per la prima volta, giocare con concentrazione e compattezza per tutto l’incontro. I rossoverdi: «Ce lo meritavamo»

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di S.F.

Non era semplice per nulla. L’atmosfera di ‘guerra’ aperta contro la società, la posizione di classifica e il rischio di perdere la fiducia e l’apporto di una tifoseria che, nonostante le critiche siano tutt’altro che mancate anche a squadra e tecnico, non ha abbandonato il gruppo: in gioco c’era molto per la Ternana contro la Virtus Entella e questa volta le scelte di Benito Carbone hanno pagato e alla grande. Dentro Aresti e Palumbo: ‘muro’ sardo in porta, doppia rifinitura vincente per il campano e 3-0 nei confronti di una squadra che non incassava gol da cinque ore di gioco e che era imbattuta da sette gare. Risposta vera serviva e tale è arrivata, nel momento più delicato. Problemi risolti? Nemmeno per sogno, ma intanto la Ternana sale dal penultimo al quart’ultimo posto, rispolvera alcune certezze e si gode una più che buona prestazione. L’obiettivo è non far restare – sia sponda tecnico che giocatori – un ‘unicum’ la gara del ‘Liberati’.

PARTITA E COMMENTO DEI TECNICI

ternana-entella_3711-a-mirimao-onSenso di squadra Per la prima volta in stagione – non era accaduto né con il Pisa né tantomeno, e soprattutto, con il Novara, nelle due precedenti vittorie – la Ternana ha giocato una partita, momenti di sofferenza compresi, dando idea di una squadra compatta, unita e con un filo logico per tutta la durata della disputa. Nessun grave errore individuale, poche disattenzioni di reparto – in mediana – e a tratti buoni spunti corali: ed ecco servita una squadra ‘vera’, in grado di essere spietata sotto porta e attenta, anche grazie all’apporto di Aresti, in fase difensiva. Sì, perché la porta delle ‘Fere’ è rimasta inviolata dopo nove gare diciassette marcature al passivo: record negativo del torneo tutto per il Brescia (due soli i match senza subire gol), prossimo avversario dei rossoverdi tra le mura amiche.

Roberto Breda e Benito Carbone, ex al tappeto

Roberto Breda e Benito Carbone, ex al tappeto

Ok Carbone Il tecnico calabrese ha saputo leggere e prendere le giuste decisioni – anche in tal senso un passo in avanti rispetto agli errori dell’ultimo mese – sia nei cambi in corsa che nello spostamento di alcune pedine (Petriccione-Palumbo) nell’undici schierato. Resta tuttavia quel perenne difetto legato alla ‘concessione’ – vuoi per la forza dell’avversario o per un atteggiamento guardingo dei rossoverdi – di spazi all’avversario nella ripresa, in tal caso mal sfruttati in particolar modo da Caputo. Per Carbone prima vittoria da tecnico di una formazione di B con più di una rete di scarto e, in generale, la seconda personale più ‘larga’ della carriera dopo il 4-0 di Pro Sesto-Montichiari del marzo 2015.

GUARDA LA GALLERY DI ALBERTO MIRIMAO

ternana-entella_5225-a-mirimao-onL’attenzione Passando alla squadra, fa notizia – considerati i primi due mesi di campionato – il fatto che nessun difensore rossoverde abbia commesso leggerezze o gravi sviste. Qualche marcatura saltata qua e là, ma niente a che vedere con le recenti performance del pacchetto arretrato: molto bene su tutti Martin Valjent – suo il salvataggio in tackle sul tentativo di Iacoponi -, per la prima volta schierato da titolare in coppia con Alberto Masi. Positive anche le prestazioni di Zanon e Germoni, in crescendo dopo un avvio difficoltoso; in mediana consueta gara più che buona per Jacopo Petriccione, che si è ormai guadagnato la fiducia di Carbone – passo indietro del 45enne di Bagnara Calabra sulla questione – anche nel giostrare da playmaker.

Lo striscione esposto dalla curva nord

Lo striscione esposto dalla curva nord

Il dato negativo Che il pubblico potesse essere molto limitato a livello numerico era più che ipotizzabile. Ma che Ternana-Virtus Entella facesse registrare appena 2166 spettatori, diventando così la seconda sfida meno vista – al ‘Liberati’ – in serie B dal 1998 era invece tutt’altro che scontato: l’unica gara con un dato inferiore, stando al portale stadiapostcards, risulta infatti Ternana-Crotone del 16 aprile 2005. In quella circostanza (la Ternana arrivò all’incontro dopo il 4-0 incassato nel derby) supporter furono 1641. Di certo tra striscioni – fuori e dentro il ‘Liberati’, cori, richieste di vendita e numeri modesti in riferimento al pubblico – una tematica sul quale l’amministratore unico, dal suo insediamento, ha puntato in particolar modo senza ottenere i risultati sperati – per Simone Longarini sarà una chimera recupera un minimo di liaison con la piazza.

Simone Palombi, 3° marcatura stagionale

Simone Palombi, 3° marcatura stagionale

Il goleador  Un gol ogni 105 minuti – poco più di 300 quelli disputati, recuperi compresi – tra coppa Italia e ‘Tim Cup. E per tre volte è stato suo il gol che ha sbloccato la partita. Simone Palombi, dopo un periodo di ‘letargo’, sta mettendo in evidenza quelle qualità che lo hanno contraddistinto nel mondo ‘Primavera’: «Sono contento di quello che sto facendo. Lo spazio me lo sono guadagnato e cerco di ripagare il mister: due partite e due gol, sono felice soprattutto – conclude il 20enne di Tivoli – perché ho aiutato la squadra a prendere questi tre punti fondamentali».

PALOMBI, AVENATTI ED ARESTI AL TERMINE DEL MATCH, VIDEO

Felipe Avenatti

Felipe Avenatti

Avanti di doppiette Felipe Avenatti ‘rischia’ di raggiungere la doppia cifra già nel girone d’andata. Il progetto Carbone, in riferimento al suo rilancio, sta funzionando: otto reti e nuove soddisfazioni. «Una vittoria importante contro una squadra difficile da affrontare, il gol in avvio di partita ci ha aiutato a giocare. Spero di continuare in questo modo e sono convinto che la Ternana darà il meglio nelle prossime partite. I due assist di Palumbo? Nessuno mette in dubbio le sue qualità». Per il 20 rossoverde ben cinque reti di testa, suo il record del campionato.

Doppio assist per Antonio Palumbo

Doppio assist per Antonio Palumbo

l leader difensivo Simone Aresti ha un modo di gestire la difesa molto diverso da Di Gennaro, non necessariamente migliore. Fatto sta – questa la sensazione – che sia a livello vocale che di leadership, il 30enne di Carbonia evidenzia un plus rispetto al collega di scuola Inter. Sabato un’ottima performance per lui: «Ho visto una grande Ternana, in un match da vincere per forza in un campo brutto. Dietro soprattutto i ragazzi hanno fatto una gara incredibile: giustamente siamo stati premiati con i tre punti. L’ammonizione? Non è un problema. Sono contento per me e per i miei compagni, se lo meritavano».

Testa alta E ora per Di Gennaro non sarà semplice riprendersi il posto. Salvo infortuni o passi indietro utopici del tecnico calabrese, a Frosinone ci sarà lui tra i pali: «Quando scendo in campo lo faccio per vincere e non prendere gol. Non volevo andare a casa e rovinarmi il giorno libero: lo farò a testa a testa alta invece, godendomi  conclude il sardo – questo successo».

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