Terni, 2.300 dosi: condannato a un anno

L’accusa aveva chiesto 2 anni e 8 mesi per il 30enne ternano arrestato lo scorso 6 febbraio dalla squadra Mobile in via Toscana

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Un anno di reclusione per detenzione di droga ai fini di spaccio, oltre alla revoca degli arresti domiciliari. Questa la sentenza emessa, con rito abbreviato, dal giudice Rossana Taverna nei confronti di A.B., 30enne di Terni che lo scorso 7 febbraio era stato trovato in possesso di circa seicento grammi di droga, fra marijuana e canapa indiana, all’interno di un’abitazione di via Toscana. Dallo stupefacente, è stato accertato, si sarebbero potute ricavare circa 2.300 dosi.

L’avvocato Massimo Proietti

La sentenza Dopo l’arresto eseguito dagli agenti della squadra Mobile di Terni, il giovane era stato messo ai domiciliari a seguito dell’udienza di convalida. Lunedì mattina è stato giudicato con rito abbreviato e quindi rimesso in libertà. Nei suoi confronti l’accusa, rappresentata in aula dal pm Cinzia Casciani, aveva chiesto una condanna a due anni ed otto mesi di reclusione. Decisamente più mite quella inflitta dal tribunale, tanto che il legale difensore del 30enne – l’avvocato Massimo Proietti – si dichiara «moderatamente soddisfatto».

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