Terni, 2019 difficile ma l’Emporio non molla

Il centro di accoglienza della San Vincenzo de’ Paoli ha augurato buon Natale con una festa molto partecipata. Introiti in calo del 10% e richieste d’aiuto in aumento

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L’Emporio Bimbi della San Vincenzo de’ Paoli di Terni ha augurato buon Natale a tutte le famiglie, volontari e benefattori con l’allegria e la vivacità dei bambini in un momento di festa e spettacolo che si è tenuto domenica sera nel teatro don Bosco di Terni. Protagonisti i bambini dai 6 agli 11 anni del laboratorio di gioco danza, diretto da Sara Petrini e realizzato con il contributo della Cosp, che si sono esibiti in due balletti e insieme a loro la band Blond, composta da Sergio (il papà), Luca e Sara (i figli) e amici della San Vincenzo, che hanno eseguito canti natalizi e non solo. Insieme a loro anche i bambini della miniconferenza di Santa Maria del Rivo della parrocchia di borgo Rivo che hanno coordinato i vari momenti della festa.

Il saluto e gli auguri

All’incontro è intervenuto anche il vescovo Giuseppe Piemontese che ha augurato un sereno Natale e ringraziato i volontari e vincenziani per l’impegno e il servizio che svolgono in favore delle famiglie bisognose della diocesi, in particolare per i bambini che nell’emporio hanno trovato una seconda famiglia accogliente con tante attività educative e di socializzazione. Presente la presidente diocesana della San Vincenzo de’ Paoli Alessandra Rossi e la coordinatrice della San Vincenzo per l’ Umbria e il Lazio, Antonella Catanzani.

Le finalità

Nato quattro anni fa, l’Emporio Bimbi della San Vincenzo è un centro di accoglienza e di distribuzione di beni e servizi ai bambini da 0 a 12 anni in difficoltà economica e/o esistenziale e alle relative famiglie. E’ stato creato dall’associazione società di San Vincenzo de’ Paoli – Consiglio centrale di Terni e viene gestito attraverso la conferenza Maria Regina della Pace. L’associazione ha sempre prestato particolare attenzione ai bambini delle famiglie assistite, cercando di fornire i generi di sussistenza necessari e, con un impegno sempre maggiore, di creare occasioni di incontro e di integrazione tra le diverse culture e condizioni sociali.

Tante attività

Oltre al laboratorio di danza, sono organizzati laboratori didattici come il doposcuola per aiuto compiti, il laboratorio di riciclo creativo con la produzione di vari oggetti di uso comune, il laboratorio di lingua, il laboratorio di arte ed espressività. Tanti anche i momenti di festa che favoriscono l’integrazione e l’amicizia: le feste in occasione del Natale e della Pasqua, per i compleanni e ricorrenze particolari, esperienze di svago come il cinema, il bowling, il torneo di calcio.

Un anno difficile

L’attività nell’anno 2019 si è svolta regolarmente pur tra grandi difficoltà, avendo registrato una diminuzione delle entrate e un aumento del 10% dei fruitori dei servizi. Il progetto ha interessato 342 bambini di età compresa tra 0 e 12 anni appartenenti a 205 famiglie di 31 diverse nazionalità. Sono persone che vivono situazioni di difficoltà economica o altre situazioni di difficoltà esistenziale, famiglie straniere non perfettamente integrate, famiglie italiane che si sentono escluse in una società che emargina chi non ha i mezzi per sostenere l’alto tenore, spesso proposto come modello di vita. I beni distribuiti dei diversi settori – scuola, igiene personale, vestiario, alimentari, attrezzature e giocattoli – sono stati in parte acquistati ma molti sono stati reperiti grazie a donazioni di privati sensibilizzati dall’azione dei volontari volta a far capire il valore del riutilizzo dell’usato. Inoltre sono state organizzate raccolte in due scuole del territorio e in vari esercizi commerciali.

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