Terni, 29enne investita «Ecco la mia odissea»

Travolta a febbraio da un pirata della strada a borgo Bovio, la giovane ha passato mesi fra stampelle e terapie: «Grazie a chi mi è stato vicino. Spero prendano il responsabile»

Condividi questo articolo su

28 febbraio 2017, una data che ai più potrebbe risultare insignificante ma che invece, per una giovane ternana di 29 anni che vive nella zona di borgo Bovio, ha segnato l’inizio del suo calvario. Investita in quella fredda sera di fine febbraio – erano da poco passate le 19 – da un’auto pirata in via Romagna. È lei stessa a raccontare quei terribili momenti e tutto ciò che ne è conseguito, fra cure mediche, scoperte non proprio belle e un percorso di recupero che non si è ancora concluso.

Investita «Ero appena uscita da un supermercato – racconta la ragazza – e mi trovavo sul marciapiede nei pressi della rotatoria di via Piermatti quando, improvvisamente, sono stata investita da una Nissan Qashqai di colore nero. Con una ruota mi ha schiacciato il piede sinistro mentre il paraurti mi ha colpito il ginocchio e sono finita a terra. Ho urlato per il dolore, gridando ‘fermati!’ alla persona che era alla guida. Ma niente, ha proseguito la sua corsa e di quei momenti ricordo il dolore, la scarpa con i segni dello pneumatico, il freddo e la paura».

L’inizio del calvario «Nonostante tutto, sono riuscita a trascinarmi con la forza delle braccia fino al marciapiede, evitando di essere investita un’altra volta. Purtroppo non sono riuscita a prendere la targa dell’auto e poco dopo è arrivata l’ambulanza insieme alla polizia municipale. Dopo l’incidente mi sono fatta 14 giorni con le stampelle e speravo che, gradualmente, le lesioni che avevo riportato potessero guarire definitivamente. Invece non è andata così».

Altri problemi Con il passare del tempo, infatti, i dolori alla gamba sono rimasti, diventando – anzi – più intensi e fastidiosi. «Dopo alcuni mesi i problemi sembravano aumentare anzi che sparire. Così ad agosto mi sono sottoposta ad un’ecografia che ha evidenziato ulteriori guai ai legamenti, con versamento, tanto da dover fare di nuovo ricorso alle stampelle per un mese e mezzo ed a terapie specialistiche. Applicazioni che proseguono ancora oggi, a quasi un anno dall’incidente, visto che i problemi non mi abbandonano. In tutto ciò, colui o colei che mi ha investita non è stato mai individuato».

«Chi ha visto, ci contatti» La giovane ternana continua a sperare che il responsabile venga prima o poi rintracciato e non smette di ringraziare chi le è stato vicino sin dai primi momenti dopo l’incidente: «I soccorritori del 118 sono stati bravissimi e gentili, così come gli agenti della municipale e il fisioterapista che continua a seguirmi. Ma i ‘grazie’ più grandi vanno agli amici ed alla mia migliore amica che mi è stata sempre accanto ed a mio padre per tutto quello che ha fatto e continua a fare per me. Se la persona che mi ha investita leggerà queste parole, mi auguro si renda conto di ciò che ha fatto e spero davvero che eventuali testimoni si facciano avanti, contattando la municipale nonostante il tempo trascorso. Ancora troppi incidenti restano senza responsabili e spesso sono causati da distrazioni come l’uso del telefono cellulare alla guida a cui va messa la parola fine. Per evitare casi come e purtroppo anche più gravi del mio».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli