«L’attenzione dell’amministrazione a quanto ci viene riportato dai cittadini è doverosa, ma noi avevamo già messo mano al piano delle radiofrequenze e l’individuazione dei siti più idonei, primo fra tutte quello dell’area di Monte Sant’Angelo (la Rocchetta; ndr). Per questo stiamo censendo tutte le strutture e verificando i titoli e entro la fine dell’anno daremo conto dell’avanzamento degli approfondimenti». Il sindaco Di Girolamo ha concluso così i lavori del consiglio comunale straordinario e aperto, dedicato al tema delle antenne di Miranda.
L’assessore Emilio Giacchetti, prima, era stato chiarissimo, illustrando una relazione sullo stato dell’arte: «Le antenne sono assolutamente legittimate a restare dove sono. I rilievi fatti dall’Arpa, peraltro fatti in postazioni diversi, indicano da mesi valori di campo in media pari a 3 Volt/metro e quindi rientranti pienamente nella norma».
Le conferme Sia Giuseppe Donzelli, presidente dell’Ordine dei medici – «dai dati Arpa che ci vengono forniti non c’è evidenza di un livello di emissioni tale da creare allarmismi» – che Luca Proietti di Arpa – «Miranda uno dei siti più monitorati in Umbria e i dati sono alla portata di tutti, anche con un display a disposizione dei cittadini» – che Luisa Valsenti di Asl – «Gli agenti inquinanti sono possibili cancerogeni, ma non si riscontra una differenza sostanziale tra i casi di Miranda e quelli del resto del territorio» – avevano supportato le parole di Giacchetti, che aveva ribadito, però, che «stante la situazione, sensibili comunque alle istanze dei cittadini di Miranda, sono state ipotizzate ulteriori azioni utili ad una futura delocalizzazione degli impianti in altro luogo. Consci che Miranda è naturale luogo di massima visibilità della conca ternana, non a caso quindi scelto storicamente come sito di installazione degli impianti radiotelevisivi, l’area di Monte Sant’Angelo (Rocchetta) è stato comunque valutato come valida alternativa, sia per la sua vicinanza, sia per la sua presenza tra i siti dei piani nazionali per le radiofrequenze, sia per l’assenza di abitazioni nelle vicinanze, che per la sua disponibilità nel patrimonio comunale».
I cittadini Da verificare, ora, se l’esito del consiglio comunale e la divulgazione della relazione di Giacchetti possa servire a placare le polemiche che intorno alla localizzazione delle antenne si sono create e sono anche state particolarmente aspre. Anche perché l’assessore, riguardo al possibile spostamento, ha spiegato che «nei contatti informali avuti con alcune emittenti, è stato evidenziato come elemento ostativo alla delocalizzazione una differente copertura del segnale, che renderebbe non equivalente a Miranda e quindi poco appetibile la postazione di Rocchetta. Per avere riscontro di questo fatto, e per disporre di dati certi da sfruttare per un programma di riposizionamento degli impianti di Miranda verso altro sito – ha concluso Giacchetti – è stata interpellato il Dipartimento di ingegneria industriale dell’università di Perugia. Dai primi contatti è emerso che la predisposizione di uno studio di copertura, necessiterebbe di svariati mesi di rilievi in campo e di elaborazioni, e di conseguenza anche di ingenti risorse, stimate intorno ai 50-60 mila euro».
I dati ‘negati’ A questo punto il cerino resta in mano alla Lega Nord, il cui capogruppo in Regione, Emanuele Fiorini, in relazione alle misurazioni che aveva annunciato di aver chiesto di svolgere ad una società specializzata aveva denunciato che «le abbiamo commissionate ad una società privata umbra – dice Fiorini – ma non ci vogliono dare i risultati».
FIORINI RACCONTA LA VERSIONE DELLA LEGA – IL VIDEO
I dubbi A questo punto diventa indispensabile che il capogruppo della Lega Nord in Regione riveli il nome della società, perché Fiorini aveva garantito: «Di sicuro noi andremo ancora avanti anche sulla base delle risultanze del consiglio comunale di lunedì pomeriggio». Ora tocca di nuovo a loro e stavolta dovranno dire tutto.