Terni, a San Valentino si rinnova la promessa

Circa 120 le coppie di fidanzati che domenica l’hanno pronunciata nella celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese

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La promessa d’amore dei fidanzati, provenienti da tutta Italia, si è rinnovata domenica mattina nella basilica di San Valentino di Terni. Circa 120 le coppie di fidanzati che l’hanno pronunciata nella solenne celebrazione presieduta dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, padre Giuseppe Piemontese. Entrano così nel vivo le celebrazioni religiose per la festa del Santo patrono di Terni e degli innamorati.

LE FOTO DELLA CERIMONIA

La promessa «Avete fatto un pellegrinaggio fino a qui, per promettere solennemente di amarvi con serietà con fedeltà – ha detto il vescovo ai fidanzati – in vista di un momento in cui stabilire per sempre il vostro rapporto di amore e per invocare la protezione di san Valentino sul vostro amore, ma anche per proclamare alla Chiesa e al mondo che il vostro progetto di amore lo avete accolto come dono di Dio. Avete intuito, scoperto un amore grande, la preziosità di una persona che amate e che vi ama. Vorreste giurarvi amore eterno, ma sapete che tale impegno va assunto gradualmente. Oggi avviate ufficialmente davanti a Dio, a san Valentino, alla comunità ecclesiale e civile il percorso serio e fermo di realizzare il progetto di amore, che Dio ha posto nel vostro cuore».

LE PAROLE DEL VESCOVO – IL VIDEO

Le raccomandazioni «Il fidanzamento è il periodo di prova, dello scegliersi, si cresce nella vita dell’amore ma anche nella vita cristiana, nella prospettiva dell’amore coniugale. – ha aggiunto il vescovo – Nel fidanzamento si pongono le basi solide per una convivenza economicamente sostenibile. Purtroppo questo è un aspetto preponderante nella società che non pone i giovani in condizione di poter vivere nella freschezza della giovinezza un rapporto totale, definitivo, stabile e per sempre. Siete qui oggi per dire grazie al Signore e per un rilancio del vostro rapporto e noi siamo qui come chiesa a sostenere i vostri progetti e propositi e a confidare nell’aiuto di Dio per intercessione di San Valentino, perché il vostro amore sia fecondo e stabile. Un rapporto di amore e fedeltà che va custodito, protetto e arricchito giorno dopo giorno imparando a conoscervi, ad accogliere le vostre diversità di carattere e di gusti, a trasformare le incomprensioni e i dispiaceri in opportunità di crescita e di amore, con la consapevolezza della ricchezza e delicatezza del vostro amore, che va custodito, protetto. Non siate superficiali nel proteggere, rinnovare e custodire l’amore altrimenti si perde, occorre essere artigiani del proprio amore altrimenti diventa evanescente, e questo siete chiamati a farlo da cristiani, da battezzati. Il cristiano è prima di tutto il discepolo di Gesù, non colui che osserva delle norme morali o religiose o che segue i criteri mondani correnti del benessere, del successo o del potere. Conquistati da Gesù, Chiamati da Lui, innamorati di Gesù i cristiani seguono la via e lo stile del Maestro, che conduce a Dio Padre, indica percorsi di felicità. E per voi è un percorso da fare insieme, mano nella mano, in una relazione a due, nella quale è presente Gesù come alle nozze di Cana, che si allarga ed estende alle vostre rispettive famiglie, alla comunità ecclesiale, alla parrocchia. L’amore, che avvertite prepotente nel vostro cuore, è il motore del vostro rapportarvi, portare i pesi gli uni degli altri e del servizio del prossimo, secondo i disegni di Dio. Il rischio inavvertito da parte di tutti noi è che le arrabbiature, l’ira, le ingiurie, le parole in libertà demoliscano l’amore, mattone per mattone, fino a portare al crollo, all’uccisione dell’amore, alla morte conclusione e fine di una relazione senza sapere perché. I discepoli del Signore costruiscono la vita non la demoliscono né con gesti gravissimi ma nemmeno con quei gesti che avvertiamo in maniera superficiale che sono offese che possono sembrarci secondarie ma che possono demolire l’amore. Per questo le nostre parole vogliono sempre essere di rispetto. Occorre sempre essere ponti di riconciliazione e di verità. Papa Francesco ricorda che “Le crisi coniugali frequentemente si affrontano “in modo sbrigativo e senza il coraggio della pazienza, della verifica, del perdono reciproco, della riconciliazione e anche del sacrificio. I fallimenti danno, così, origine a nuove relazioni, nuove coppie, nuove unioni e nuovi matrimoni, creando situazioni famigliari complesse e problematiche per la scelta cristiana”».

La pergamena «Alla ricerca della vostra identità di coppia in relazione – ha concluso il vescovo – con un progetto di felicità, oggi Gesù vi suggerisce la bussola della Parola di Dio, che è luce ai nostri passi e segreto del successo. Papa Francesco, nella sua vicinanza ad ogni coppia, ad ogni famiglia ci ha donato anche un vademecum per raggiungere la gioia dell’amore “Amoris Laetitia”. Nel giorno di san Valentino ve lo suggerisco, leggetelo e meditatelo insieme, lentamente: ogni aspetto del vostro amore trova profondità, altezza, verità e consistenza. Come discepoli del Signore, cercate nella preghiera, nei sacramenti, nella confessione, nella a S. Messa la forza per affrontare e superare ogni tentazione di tradimento, di divisione e di impoverimento. Oggi san Valentino prega per voi, vi benedice e vi accompagna nel vostro progetto entusiasmante di fidanzamento ed amore, suggellato dalla promessa davanti a Lui e a Dio». Al termine della celebrazione alle coppie di fidanzati è stata donata la pergamena ricordo della manifestazione.

Il ‘sì’ entro l’anno Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra San Valentino e i fidanzati che diranno il loro ‘sì’ entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio. Oltre ai tanti ternani che hanno partecipato alla celebrazione, nutrita è stata la presenza di coppie provenienti da ogni parte d’Italia: Roma e provincia, Viterbo, Perugia, Ancona, Milano, Teramo, dalla Puglia, Campania, Toscana. Belle e particolari sono le storie delle tantissime coppie, più o meno giovani, che sentono di legare la loro promessa di amore a san Valentino, e particolare il fatto che molti uomini abbiano preso l’iniziativa di partecipare per fare una sorpresa e un regalo alla propria compagna. Tra i fidanzati presenti anche diverse coppie miste di italiani e straniere e viceversa.

Veglia di preghiera dei giovani Nella sera della vigilia della festa, il 13 febbraio, ci sarà una veglia cittadina di preghiera che sarà animata dai giovani della Diocesi e presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese. L’appuntamento è alle 20.30 nella Cattedrale di Terni. Una veglia di preghiera dei giovani al Santo Patrono dell’amore a cui guardano uomini e donne, specie i giovani, da ogni parte del mondo quale testimone e custode dell’amore verso Dio e dell’amore vicendevole, che fiorisce e cresce tra fidanzati, nella famiglia e nelle relazioni che sostengono l’impegno umano e civile.

San Valentino Il 14 febbraio, poi, le celebrazioni solenni. Alle 9.30, nella Cattedrale, il solenne pontificale presieduto dal vescovo Giuseppe Piemontese, alla presenza dei sacerdoti della diocesi, delle autorità civili e militari regionali, provinciali e cittadine, dei sindaci dei Comuni della diocesi, dei fedeli ternani e delle associazioni e movimenti della Diocesi. La celebrazione sarà preceduta dal corteo delle istituzioni civili e militari con i rispettivi gonfaloni che partirà alle 9 dalla sede municipale di palazzo Spada di Terni verso la Cattedrale dove sarà accolto dal vescovo Giuseppe Piemontese. Seguirà la celebrazione del solenne pontificale con l’affidamento della città a San Valentino e la cerimonia della consegna dei ceri da parte delle parrocchie di Terni. Per favorire la partecipazione di sacerdoti, diaconi e fedeli al solenne pontificale, dalle 8.30 alle 12 del 14 febbraio sono sospese le celebrazioni della santa messa e di altri riti religiosi, nelle varie chiese.

Il messaggio del Santo «San Valentino ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, durato, secondo la tradizione, ben 76 anni», ricorda il vescovo padre Giuseppe Piemontese. «Maestro di questa città, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore, del matrimonio, della famiglia, ma anche di testimone fino al martirio della coerenza alla fede, della libertà religiosa, del dialogo interreligioso, dei diritti umani, della cura e preoccupazione per la città e altri vari aspetti. Dalla città di Terni, ancora oggi, parte il messaggio di San Valentino: l’amore vero, fedele ed eterno è possibile anche ai nostri giorni alimentato e protetto quotidianamente dall’umiltà, dalla fede in Dio, dalla preghiera costante, dalla pazienza e dal continuo perdono. Egli doni a tutti noi la grazia della conversione e la voglia di aprirci all’attenzione vicendevole, ai poveri, ai disoccupati e soprattutto ai giovani perché le loro speranze realizzate siano premessa e consistenza delle speranze della nostra città».

Il concerto Martedì, alle 18, nel santuario di San Francesco di Assisi si terrà il concerto speciale in onore di San Valentino con la ‘Messa in Do M KV 317’ di W. A. Mozart per soli, coro, orchestra e organo e del ‘Magnificat BWV 243’ di J. S. Bach eseguiti dai con i cori: ‘S.Francesco d’Assisi’ di Terni diretto dal maestro Maria Cristina Luchetti e ‘Incanto’ di Fara in Sabina diretto dai maestri maestri Francesco Lupi e Giorgio Paris, accompagnati dalla ‘Orchestra da Camera di Perugia’ diretta dal maestro Ricardo Alejandro Luna Kappelmeister della Kirche St. Karl Borromaus di Vienna.

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