Terni, addio alla Lega: le ragioni di Fiorini

Il consigliere regional-comunale spiega le dimissioni dal partito del Carroccio, annuncia una nuova ‘civica’ e cita ‘Bianco, rosso e Verdone’

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Parafrasa il mitico Mario Brega di ‘Bianco, Rosso e Verdone’, Emanuele Fiorini, nel chiarire che atteggiamento terrà ora – da consigliere del gruppo misto in Comune (ma pure in Regione anche se lì era già all’opposizione) – nei confronti di chi amministra palazzo Spada: «Questa mano può essere acciaio (l’originale era ‘ferro’ ma si è a Terni dopotutto, ndR) e può essere piuma». Non il massimo per chi si aspettava, pur con la fuoriuscita dalla Lega, un atteggiamento di partenza bonario verso l’amico sindaco e la stessa maggioranza.

VIDEO – NASCE ‘FIORINI PER L’UMBRIA’

La Lega ‘maltratta’ Terni

Sabato mattina negli uffici della Regione a Terni, ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a dimettersi dalla Lega e – ha annunciato – a fondare la ‘civica’ denominata ‘Fiorini per l’Umbria’, in ottica elezioni regionali 2020. «Terni – attacca l’ex ‘verde’ – non ha avuto alcun parlamentare eletto della Lega nonostante ne avessi proposto uno. Terni, a trazione leghista, non ha avuto neppure la possibilità di essere rappresentata nella segreteria regionale del partito. La Provincia di Terni, di fatto, non trova rappresentanza. In consiglio comunale la maggioranza di centrodestra vede tredici consiglieri espressi dalla Lega ma nella composizione della giunta solo un assessore è tesserato sin dall’inizio. Ho lasciato ampio spazio al sindaco nella composizione della giunta, ho solo dato consigli che però non sono stati seguiti».

«Voterò nell’interesse dei cittadini»

«Se ne sono dette di tutti colori – ha aggiunto Fiorini – addirittura che avessi fatto un accordo con qualche esponente del centrosinistra. Fiorini (parla di sé in terza persona, ndR) sarà sé stesso e chi vorrà, mi apprezzerà per questo mio modo di essere, oggi ancora più marcato». Sull’atteggiamento in Comune e in Regione, da consigliere ‘fuoriuscito’: «Voterò ogni provvedimento che considererò positivo per l’Umbria e per Terni, per i cittadini che chiedono cambiamento e discontinuità. Sinceramente rifarei tutto ciò che ho fatto e agirò usando buonsenso e ragionevolezza, consapevole che ogni azione per il bene comune produrrà frutti».

Sulle elezioni provinciali

«Alle elezioni per il consiglio provinciale di Terni – si difende Fiorini, sospettato di aver ‘remato contro’ il centrodestra – ho votato Sergio Armillei. Onestamente siamo stati anche fortunati perché 125 consiglieri di centrosinistra non sono andati a votare, altrimenti sarebbe andata ancora peggio». Infine sul fatto che abbia aspettato una settimana, dopo le dimissioni dalla Lega, per parlare: «C’erano questioni burocratiche da risolvere».

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