Terni: agente della polizia di Stato arrestato per estorsione

Applicati i domiciliari a seguito dell’indagine della squadra Mobile di Terni, coordinata dalla procura della Repubblica

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Sono stati i suoi stessi colleghi, venerdì, ad arrestarlo. Gli stessi che per mesi hanno condotto le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Terni nella persona del sostituto procuratore Elena Neri, dopo la denuncia sporta da una donna di origini straniere presso il comando stazione dei carabinieri di Terni. Poi come da prassi in casi del genere, in cui oltre a riserbo ed equilibrio è richiesto anche un senso istituzionale, il lavoro investigativo è passato alla squadra Mobile della questura di Terni. Con quel compendio di intercettazioni e trascrizioni che hanno contribuito a costruire il quadro accusatorio che ha portato l’autorità giudiziaria a chiedere la misura cautelare per T.C., agente della polizia di Stato 52enne in forza alla questura di Terni. Misura poi disposta dal gip, sottoforma di arresti domiciliari, per l’ipotesi di reato di estorsione aggravata. Secondo quanto è stato possibile apprendere, il poliziotto – ternano e attualmente occupato nell’ambito logistico degli uffici di via Antiochia, in particolare nella gestione dei veicoli di servizio – avrebbe ottenuto dalla denunciante cifre importanti, si parla di circa 30 mila euro, ma anche altri favori personali dietro la minaccia di controlli, sanzioni, provvedimenti. Millantando, in ragione del suo lavoro all’interno della polizia di Stato, conoscenze e influenze ‘importanti’ e tali da portare vantaggi – come la velocizzazione delle pratiche relative al permesso di soggiorno – ma anche eventuali problemi alla donna, impiegata presso un ristorante cittadino. Nelle denunce quest’ultima avrebbe messo nero su bianco l’intera vicenda, comprese le consegne di denaro per diverse migliaia di euro all’agente. Quest’ultimo avrebbe alle spalle diversi procedimenti disciplinari nell’ambito del proprio lavoro, oltre ad un processo per vicende non molto diverse e concluso con l’assoluzione da parte del tribunale di Terni. Nell’ultimo anno, in questura è stato visto poco o nulla perché quasi sempre assente per ragioni di salute. Ora verrà sentito dal gip Chiara Mastracchio, domani in tribunale, nel contesto dell’interrogatorio di garanzia successivo l’applicazione della misura cautelare, accompagnata dalla sospensione dal servizio come avviene sempre in casi di questo tipo.

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