Terni, aggressione: presi i teppisti

Pestato un 17enne nella notte tra sabato e domenica: denunciati due rumeni, uno è minorenne. In campo polizia e carabinieri

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Un’aggressione brutale, quella consumata poco dopo la mezzanotte di sabato in piazza Solferino, ai danni di un gruppetto di giovanissimi ternani. Uno di loro, 17enne ternano, aveva riportato la frattura del setto nasale, di uno zigomo e lo spostamento dell’arcata mascellare, con 25 giorni di prognosi. Feriti, in maniera più lieve, altri due amici del giovane: un ragazzo e una ragazza.

Denunciati In seguito al fatto, le indagini congiunte da parte della polizia di Stato – squadra Volante e squadra Mobile – e dei carabinieri del comando provinciale di Terni – Nucleo operativo radiomobile – hanno portato alla denuncia di due giovani, entrambi di nazionalità rumena e studenti. Si tratta di un 17enne con piccoli precedenti per ubriachezza molesta e resistenza a pubblico ufficiale e un 20enne, già indagato per spaccio di droga, lesioni personali e furti definiti dagli inquirenti ‘di modesta entità’. Ora dovranno rispondere del reato di lesioni, aggravate d futili motivi.

L’inizio Tutto sarebbe partito da un invito, tutt’altro che galante, rivolto dai due – in compagnia di altri due ragazzi, estranei al pestaggio – al gruppetto dei ternani e in particolare alle cinque ragazze che erano con i due minori, poi aggrediti. Un ‘apprezzamento’ che ha di fatto acceso la miccia. E tutto si è consumato in un lampo.

Pestaggio Il 20enne e il 17enne – quest’ultimo evidentemente ubriaco – hanno preso il giovane a pugni e calci, incuranti del fatto che avesse un braccio bloccato da un tutore per via di una precedente frattura alla clavicola. I colpi più pesanti sono stati portati al volto, con conseguenti fratture ed emorragia tamponata prima dagli amici e poi dagli operatori del 118 intervenuti sul posto. Gli altri due giovanissimi che componevano il gruppetto sono risultati estranei al pestaggio: uno ha cercato di fermare il 17enne, ubriaco e scatenato, ma senza riuscirci. L’altro ha pensato bene di dileguarsi dopo aver intuito quello che sarebbe potuto accadere.

Altri feriti Nel parapiglia ci hanno rimesso, come detto, anche due amici del giovane ternano picchiato a sangue. Per loro contusioni modeste ma comunque significative nel contesto di violenza scatenato dai due rumenui. Il lavoro di indagine portato avanti congiuntamente da polizia e carabinieri è partito dalle testimonianze che hanno consentito di individuare entrambi nel giro di poco tempo.

Rintracciati Il 17enne è stato rintracciato senza problemi, e anzi con la fattiva collaborazione dei suoi familiari – la madre in particolare – che lo hanno ‘costretto’ a scusarsi per quanto compiuto. Più complicato ritrovare il 20enne, irreperibile e non a caso dalla giornata di domenica. Neppure i genitori sapevano dove fosse, ma è bastato attendere il suo ritorno a casa – martedì mattina – per far scattare il blitz della squadra Mobile che lo ha condotto in questura.

Rapidità L’attività è stata illustrata dai dirigenti della squadra Volante e della Mobile – Giuseppe Taschetti e Alfredo Luzi – e dal comandante dei carabinieri del Norm di Terni, Mirco Marcucci. Tutti hanno evidenziato come il fatto sia maturato in un contesto di abuso di alcol, lo stesso che viene spesso somministrato in decine di locali anche a soggetti minori o già ubriachi. Condotte che le forze dell’ordine si dicono pronte a sanzionare, attraverso controlli sempre più capillari. Allo stesso modo è stata evidenziata la prontezza con cui polizia e carabinieri hanno saputo giungere all’individuazione dei responsabili a seguito di un fatto consumatosi nella notte fra il 12 e il 13 marzo, ovvero nel primo anniversario della morte di David Raggi, barbaramente ucciso da un 30enne marocchino ubriaco in piazza dell’Olmo.

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