Terni, allarme ozono: «Venerdi livelli alti»

L’avvertimento arriva da Arpa Umbria: «Concentrazione superiore alla soglia di informazione».

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Allarme ozono, nell’area ternana, per venerdì 14 agosto: le previsioni di Arpa – l’Agenzia regionale per la protezione ambientale – indicano una concentrazione superiore al livello 1, cioè alla così detta ‘soglia di informazione’.

La 'mappa' della previsione

La ‘mappa’ della previsione

L’allarme La legge, spiega l’Arpa, «prevede per l’ozono una soglia di informazione (il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione), fissata a 180 µg/m3, e una soglia di allarme (rischio per la salute umana per la popolazione nel suo complesso) fissata a 240 µg/m3. Poiché l’intensità degli effetti dell’ozono cresce con la durata dell’esposizione dell’individuo, la regola principale è quella di limitare l’esposizione e quindi principalmente limitare le attività all’aria».

Chi rischia di più I soggetti più sensibili (bambini, anziani, asmatici, bronchitici cronici, cardiopatici) devono evitare di svolgere attività fisica anche moderata all’aperto, come camminare velocemente, in particolare nelle ore più calde ed assolate. Gli adolescenti devono evitare di svolgere negli stessi periodi attività fisica intensa all’aperto.

Il modello Le previsioni «sono ottenute mediante l’utilizzo di un sistema modellistico che simula la dispersione e la trasformazione degli inquinanti in atmosfera, basato sul modello chimico-fisico ‘Chimere’. Il modello fornisce le previsione di concentrazione orarie elaborando i dati di emissione in atmosfera delle sorgenti presenti sul territorio regionale, le previsioni di qualità dell’aria fornite dall’Istituto francese Ineris per le zone confinanti con l’Umbria e le previsioni meteo fornite da Arpa Emilia Romagna».

Le ‘celle’ Il modello effettua la simulazione su una griglia composta da celle quadrate, ciascuna di lato pari a 5 km; il dato riportato da ogni cella è rappresentativo di un valore previsionale mediato all’interno di quest’area. Questo fa sì che il dato non sia direttamente confrontabile con le misure delle stazioni di monitoraggio, che hanno una diversa rappresentazione spaziale.

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