Neofil Terni, sciopero minacciato e sospeso

Nell’azienda chimica che ha rilevato un pezzo della ex Meraklon i sindacati rompono gli indugi: lunedì vertice decisivo

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Sulla carta i dipendenti sono 43, ma a lavorare – peraltro a rotazione – sono sempre in pochi e per periodi molto brevi. Solo mercoledì, infatti, gli impianti hanno parzialmente ripreso a marciare dopo due settimane di cassa integrazione. Ma hanno rischiato di rifermersi subito. Poi è bastata la minaccia, almeno per ora.

Una fase della lavorazione

Una fase della lavorazione

Lo sciopero Alla Neofil – l’azienda tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 ha rilevato gli impianti della Merklon Yarn, ma la cui vita è stata sempre caratterizzata da difficoltà, polemiche e battaglie verbali con i sindacati, oltre che annunci che poi almeno apparentemente non hanno avuto seguito – era stato annunciato uno sciopero per venerdì mattina dato che i lavoratori lamentano il mancato pagamento degli stipendi, chiedono chiarezza sul versamento delle quote contributive e di quela relative al Tfr, ma erano anche preoccupati per una forma di riorganizzazione interne che, a loro modo di vedere, sarebbe stata decisa in maniera unilaterale dall’azienda e senza alcun tipo di confronto.

Marco Mazzalupi

Marco Mazzalupi

Produzione a singhiozzo La Neofil, che produce filo di polipropliene e da novembre 2015, terminato il periodo di amministrazione straordinaria, la società che gestisce è diventata proprietaria di tutto l’ambaradan. Ma i sindacati non hanno mai smesso di lamentare «ritardi nei pagamenti degli stipendi, il continuo ricorso alla cassa integrazione e volumi produttivi bassi, tali da non garantire alcuna stabilità lavorativa». Proteste alle quali il rappresentante proprietà, Marco Mazzalupi, ha sempre replicato che «Neofil vuole risorgere una delle più grandi eccellenze della manifattura Italiana e Umbra e non ha mai desistito».

Lunedì si parlano L’azienda, spiega il segretario regionale della Femca Cisl, Fabrizio Framarini, «ha garantito che gli stipendi sono in pagamento e ci ha proposto un incontro per lunedì prossimo, nel quale affrontare tutti i temi in discussione, sospendendo l’iniziativa di riorganizazione». Mentre Marianna Formica, segretaria ternana della Filctem Cgil, spiega:  «Dopo la proclamazione dello sciopero da parte della Rsu, l’azienda ha subito calendarizzato un incontro, annullando le operazioni illegittime eseguite in data odierna». Lo sciopero, quindi, per il momento è sospeso.

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