Terni, ambiente: «Fuori tutti i dati»

Contaminazione alimentare, Il M5S attacca nuovamente la Usl2. De Luca: «Due strade: dati nascosti oppure Fiaschini mente»

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«Le cose sono due: o il sig. Fiaschini sta mentendo oppure la Usl ha nascosto i dati relativi alle analisi del cromo, del cromo esavalente e del nichel negli alimenti. In questo secondo caso l’esposizione dei fatti all’autorità giudiziaria è un atto dovuto per noi, obbligatorio». Thomas De Luca, consigliere comunale del M5S Terni, torna all’attacco sulla contaminazione alimentare del territorio: «Secondo il direttore di Usl2 Umbria il monitoraggio dei metalli pesanti, tipici della conca, sarebbe stato costantemente svolto nel corso degli anni sulle matrici alimentari. I risultati però non sono mai stati forniti al Comune, all’Arpa e alle istituzioni proposte».

De Luca Braghiroli Pococacio tossicologia ambiente Movimento 5 stelle m5sDati nascosti De Luca sottolinea che «se l’Usl, per ciò che concerne nichel e cromo, ha nascosto i dati del 2013 per uova e latte e del 2015 per uova, latte e vegetali deve renderne conto. Deve anche rendere conto del perché i risultati delle analisi, la cui esistenza è testimoniata da Fiaschini, sono stati omessi dalla delibera di Giunta Regionale n°510/2015 (e allegati). Nella nota attribuita al direttore, si anellano una serie di inesattezze e parzialità che lasciano a bocca aperta. Innanzi tutto una premessa: teniamo a precisare che se le analisi su Pcb e diossine nelle uova e nel latte sono a disposizione di tutti, non è certo per merito della Usl ma di quei cittadini, comitati ed associazioni che li hanno costretti, obbligati a farlo».

La contaminazione Il consigliere comunale del M5S specifica quindi che «a riscontrare presenza di contaminazione è stato il 62% di allevamenti per le uova e il 52% per il latte. Ci chiediamo se questa è la definizione di ‘limitato’ secondo la Usl. Il piano di monitoraggio è stato scritto nelle segrete stanze della regione, un piano calato dall’alto senza la partecipazione dei cittadini, degli imprenditori agricoli e dei consumatori. Un piano ‘tecnico-politico’ ad alta concentrazione di cervelli, che sono stati in grado di partorirlo dimenticandosi l’oggetto del monitoraggio: le aree di massima ricaduta delle polveri. Non soddisfatti, gli stessi cervelli, mettono 2-3 deposimetri a Santa Maria Maddalena ma senza monitorare cromo e nichel».

Perdita di tempo De Luca richiede l’intervento dell’Istituto superiore di sanità: «Deve essere chiamato non a partecipare ma a presiedere e coordinare qualsiasi operazione e che tali percorsi devono essere aperti alla partecipazione degli stakeholder. Se questo fosse stato fatto due anni fa ci saremmo risparmiati un’insensata e pericolosa perdita di tempo».

L’invito «Invitiamo – conclude De Luca – i direttori sanitari, i dirigenti della Regione Umbria a trasferirsi in massa a Prisciano, a Borgo Bovio a Santa Maria Maddalena per respirare a pieni polmoni il cromo esavalente che si rifiutano di monitorare».

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