Terni, amore e droga: indagini su coltellate

Una donna contesa alla base delle aggressioni di domenica sera in centro storico. Ma tutti i coinvolti hanno precedenti per spaccio

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Gli inquirenti sul posto

Una donna contesa, con la droga – visto che tutti i coinvolti hanno precedenti per spaccio – sullo sfondo di una vicenda che la polizia di Terni, squadra Mobile e squadra Volante, sta cercando di chiarire in ogni suo dettaglio. È quella legata all’aggressione a colpi di coltello e di bottiglia scoppiata nella tarda serata di domenica fra largo Ottaviani e piazza dell’Olmo, in pieno centro storico.

La ricostruzione Il primo fatto, il più grave, ha visto coinvolto intorno alle 22.30 un tunisino di 36 anni ed un marocchino di 37, con il primo che ha accoltellato il secondo, ferendolo in maniera non grave ad un braccio. Subito dopo un altro soggetto, amico e presumibilmente connazionale dell’aggredito, ha rincorso il tunisino fra piazza dell’Olmo e via del Leone, sferrandogli – per vendetta – una bottigliata in testa.

Donna contesa Secondo quanto ricostruito finora dalla polizia – ma le testimonianze scarseggerebbero visto che tutti si è consumato in una zona piuttosto defilata rispetto alla vicina piazza, ‘cuore’ della movida – il marocchino ferito a coltellate era insieme alla compagna, una giovane connazionale, che pochi giorni prima era stata oggetto di pesanti attenzioni da parte del tunisino. Proprio questo aspetto, l’interesse di quest’ultimo per la ragazza del ‘rivale’, è deflagrato domenica sera nel cuore di Terni, a pochi passi dove nel marzo del 2015 perse la vita David Raggi.

Vendetta Rincorso da un amico del ferito, il tunisino è stato a sua volta ferito – e anche lui in maniera non grave – con una bottigliata in testa. Lì poi, la ‘questione’ si è di fatto conclusa con l’intervento sul posto di Volante, Mobile e Scientifica per i rilievi di rito e degli operatori del 118 per soccorrere i feriti, medicati in ospedale e quindi dimessi rispettivamente con 15 giorni di prognosi, il 37enne, ed 8 per l’accoltellatore. Quest’ultimo verrà denunciato d’ufficio all’autorità giudiziaria e, a sua volta, potrà sporgere querela contro chi lo ha colpito.

‘Guerra’ per lo spaccio Da chiarire il ruolo giocato dai rispettivi amici dei due – il tunisino era in compagnia di almeno un altro soggetto che si è subito dileguato una volta esplosa la lite – che, stante le poche testimonianze raccolte, non sono stati ancora identificati con certezza. Il cuore della vicenda avrebbe comunque riguardato i due soggetti feriti ma resta da capire – oltre le dichiarazioni rese da chi è stato sentito – quanto ci sia di ‘altro’. Lo spaccio della droga, visto il contesto, le modalità ed i precedenti di polizia, resta una pista seguita con attenzione dagli inquirenti, così come l’ipotesi di un contrasto fra bande rivali, particolarmente attive nello smercio di stupefacenti. In questo senso l’azione della polizia è destinata a proseguire e a portare, presto, ad altre novità sul fronte del contrasto alla droga.

Prognosi Per i due uomini ricoverati – applicazione di punti di sutura – ci sono 8 e 15 giorni di prognosi. Sono stati riaffidati alle forze dell’ordine dopo le dimissioni.

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