Terni, anche la Cgil contro Armillei

Nuova presa di posizione dopo le esternazioni dell’assessore contro i sindacati. Interviene anche il sindaco Di Girolamo, che sfuma

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Se voleva provocare un dibattito, stavolta l’assessore Giorgio Armillei – che poi si defila, dicendo di essere «un po’ sovraesposto» e non si concede ai giornalisti che lo cercano – ha centrato in pieno il bersaglio. Dopo l’attacco ai sindacati, le repliche non sono mancate, con tanto di richiesta nemmeno troppo velata di dimissioni.

L’attacco «Registriamo – dice la Fp Cgil – che ancora una volta l’assessore Armillei forte della sua rappresentanza politica che a furor di popolo lo ha voluto componente della giunta Di Girolamo, dopo aver risolto brillantemente tutte le problematiche inerenti il proprio ufficio può autorevolmente discernere del ruolo del sindacato, della crisi di rappresentanza e addirittura di non ben definiti conflitti di interessi».

Il dibattito Poi il sindacato entra nel merito: «Ciò che non si comprende è come mai l’assessore parla di “una sorta di stanca liturgia concertativa di fine secolo” riferendosi all’incontro che abbiamo avuto il 9 marzo dove organizzazioni sindacali e giunta con la presenza del dottor Piacenti D’Ubaldi hanno avviato un confronto sui contenuti del Documento unico di programmazione. Se questo è il pensiero dell’assessore non si capisce come mai era presente all’incontro, e con quale convinzione di concerto con l’assessore al bilancio, abbia rappresentato i contenuti del Dup. Incontro che invece come Cgil riteniamo abbia dato indicazioni utili a comprendere alcune delle linee politiche che la giunta intende intraprendere su temi importanti quali il futuro dei servizi educativi comunali, la questione di grande attualità che riguarda il servizio mensa, la sicurezza dei cittadini, il welfare ed altri temi che riguardano il futuro della città e il suo sviluppo. Indicazioni su cui daremo il nostro giudizio scevri di interessi di parte, strumentalizzazioni, e “conflitti di interesse”, un giudizio basato solo ed esclusivamente sul merito dei provvedimenti che l’amministrazione intenderà adottare».

La polemica Secondo la Fp Cgil, «dovrebbe sapere il nostro omniscente assessore che la Cgil e la categoria che segue il servizio pubblico, la Fp Cgil, sono categorie confederali e non corporative, capaci cioè di coniugare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori con gli interessi dell’utenza, consapevoli che il livello dei servizi erogati debba essere sempre e comunque degno di una comunità civile e democratica. A riprova di quanto detto è anche la posizione che abbiamo assunto sulla delicata questione delle mense comunali e dei servizi educativi, dove senza populismi e demagogia abbiamo detto che bisogna trovare soluzioni che anche nella situazione critica dal punto di vista del bilancio in cui versa l’amministrazione, non riducano l’occupazione del settore e mantenga o migliori la qualità del servizio reso. Sui servizi educativi abbiamo anche precisato che se una riorganizzazione dell’attuale offerta può consentire l’ampliamento di nuovi servizi (Asili Nido) la cui offerta è notevolmente inferiore alla domanda, siamo pronti a discutere. Sin da subito abbiamo chiesto che venga aperto un tavolo su cui discutere, dove siano presenti tutti i soggetti coinvolti, tavolo in cui non faremo certo mancare la nostra presenza e le nostre proposte».

Il sindaco E ancora una volta deve intervenire il sindaco, Leopoldo Di Girolamo: «In una città del lavoro come Terni il sindacato non può che essere un elemento fondante ed essenziale della comunità», dice il sindaco. «Un soggetto imprescindibile della storia e del futuro di una città che nella produzione e nel lavoro continua a vedere il suo cammino. Per tanto, ogni altra posizione che non riconosce la centralità e l’importanza delle forze sindacali e del loro ruolo attivo e partecipativo non è una valutazione dell’amministrazione comunale nel suo complesso. Ciò non toglie che possano esserci apporti e critiche rigorosamente costruttive che facciano capo ai singoli».

Ottima collaborazione «Ho sempre dato la massima attenzione al tema delle relazioni sindacali, favorendo in maniera puntuale la concertazione e in particolare sui temi del bilancio e dei servizi alla persona che il Comune è chiamato a predisporre in un quadro di massima condivisione possibile. La scelta che ho prodotto in questi anni di mandato amministrativo ha evidenziato un ottimo livello di collaborazione ricevendo, nella distinzione dei ruoli, contributi importanti e anche critiche che ho sempre analizzato e immaginato come una sollecitazione a migliorare le misure proposte».

Sfide future «Con il sindacato, peraltro, negli ultimi anni – conclude il sindaco – abbiamo dovuto affrontare questioni di particolare interesse per le sorti della nostra comunità; su tutte mi preme ricordare la questione Ast, se non avessimo operato insieme e con obiettivi condivisi forse avremmo vissuto un’altra storia. Io e la mia amministrazione continueremo a lavorare per un confronto costruttivo e partecipativo con tutte le organizzazioni sindacali nella convinzione che le sfide che ci attendono per il futuro e il benessere della nostra comunità e del suo assetto produttivo richiedono percorsi di innovazione e di cambiamento che devono innanzitutto riguardare noi stessi come amministratori di una città in continua evoluzione».

 

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