Terni, Asm avvisa su aumenti: anche gli amministratori dei condomini contestano

L’Anaci in campo: «La Taric non è di competenza condominiale. L’amministratore non ha alcun titolo o dovere»

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Per contestare l’avviso di Asm inviato ai cittadini ternani e il coinvolgimento degli amministratori di condominio, il presidente regionale e quello provinciale di Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari), Manlio Alcini e Romeo Poddi, hanno scritto tramite pec direttamente alla società. Una lettera che riceviamo e pubblichiamo.

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LA LETTERA DI ANACI INVIATA AD ASM

Spettabile Asm, in merito alla comunicazione di Asm da cui si desume la volontà dell’ente di ridurre il conferimento del rifiuto ‘indifferenziato’ per ovvi motivi, sia ambientali che economici, finalità condivisibile, in nome e per conto dei suoi iscritti, sentiti anche altri colleghi e molti condomini che hanno interpellato gli amministratori in merito ai contenuti del suddetto ‘Avviso importante’ nonché considerati anche precedenti incontri e colloqui con la vostra struttura, Anaci Umbria e provincia di Terni ritengono evidenziare e contestare quanto segue.

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La tariffa di nuova adozione Taric (così come le precedenti) non è di competenza condominiale, il condominio infatti è giuridicamente un ente di gestione dei servizi comuni dell’edificio che non produce rifiuti. Prova ne è che la tassa sui rifiuti è di competenza e collegata a persone fisiche e/o giuridiche a cui viene ovviamente addebitata. L’amministratore che viene da voi coinvolto nell’avviso pertanto non ha alcun titolo o doveri. Invero l’amministratore, in materia di rifiuti, agisce con specifico mandato per conto dei condomini per ciò che concerne la sola gestione delle parti comuni dell’edificio e non su aspetti privati.

Si sottolinea ancora una volta il comportamento poco corretto nei confronti della nostra categoria professionale, poiché con l’iniziativa che si contesta si sono creati in maniera unilaterale compiti e mansioni che non competono agli amministratori senza una consultazione preventiva, delegando un’intera categoria a fornire un servizio non previsto da nessuna norma giuridica. L’avviso da voi predisposto e diffuso, ha infatti generato un malcontento generale sia all’interno della nostra categoria, sia tra i cittadini (i reali utenti finali, i quali si stanno rivolgendo ai nostri studi che non possono fornire, per come l’iniziativa è stata congegnata, alcun tipo di risposta esaustiva.

Si eccepisce al riguardo, che dal testo della missiva da voi inviata, testo fuorviante e poco chiaro, si giunga ad evincere che l’amministratore sia a conoscenza delle metodologie di calcolo della tassa e che sia in grado di poter quantificare o dare riscontro sul possibile ‘consistente incremento della fattura’ da voi citato, circostanza che non è vera né possibile. Ciò genera dunque un’aspettativa nell’utenza che gli amministratori, indipendentemente o meno dalla loro volontà di collaborare, non possono soddisfare per carenza di reale operatività.

Si contesta in toto e si sollecita la vostra società di procedere ad immediata eliminazione dell’ultimo paragrafo dell’avviso ovvero quello in cui indicate che per ‘ulteriori informazioni o chiarimenti il vostro amministratore ci può contattare via mail all’indirizzo…’, in quanto la legge non impone alcun dovere e/o mansione da parte degli amministratori per la gestione dei rifiuti. Nel testo che si contesta, si indica ancora che nel caso i condomini si rivolgano ai nostri studi si provvederà ad inoltrare le richieste direttamente ai vostri uffici (come detto nell’avviso); anche tale incombente che voi avete riferito agli amministratori non può essere compiuto poiché tale incombente non potrebbe essere svolto senza un preventivo incarico da parte della assemblea e dei singoli condomini, adempimento che necessità di tempo e requisiti di forma per essere assunto come procedura.

Si informa che la nostra associazione si sta attivando al fine di tutelare gli interessi dei propri iscritti e invita e sollecita la vostra società a rettificare senza indugio le errate indicazioni contenute nell’avviso diffuso alla popolazione. Errate indicazioni poiché non concordate con la nostra associazione e ancora, errate poiché contrarie alle norme del codice civile in materia di condominio. Comunque, poiché la nostra associazione vuole contribuire alla soluzione dei problemi e non a creare polemiche, come sempre fatto, si rimane a disposizione per un incontro con enti, aziende o parti politiche al fine di concordare, nel rispetto delle diverse posizioni, una volta per tutte i possibili ruoli delle parti in causa, nel rispetto però del lavoro altrui e di tutti, e delle competenze e prescrizioni che la legge condominiale indica. Sperando che questo incontro che ci auguriamo possa essere a breve svolto, specie nell’attuale periodo, irto di difficoltà, non resti, come spesso è accaduto in passato, ‘una bolla di sapone’ per cui le nostre osservazioni e richieste sono state ascoltate ma, poi disattese, si inviano, distinti saluti.

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