Terni, assalti armati a portavalori: sei condanne e sette assoluzioni

Nel 2012 avevano messo a segno quattro colpi per un bottino di 500 mila euro. Ultima sentenza collegiale del giudice Zanetti

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di F.T.

Nel 2012 balzarono agli ‘onori’ delle cronache per una serie di assalti e rapine a mano armata. Ai danni di portavalori, una banca di Terni – l’MPS di via Lungonera Savoia, ‘colpita’ due volte – ed anche una ditta di Orvieto. Per un bottino complessivo di oltre 500 mila euro. A smascherarli, alla fine, erano stati i carabinieri del nucleo investigativo di Terni con l’operazione ‘Infedele’ e ben sette arresti.

Il giudice Massimo Zanetti

Le condanne

Per quei fatti, giovedì mattina il tribunale di Terni, presieduto dal giudice Massimo Zanetti alla sua ultima udienza collegiale, ha condannato sei persone ed assolto altre sette dai reati contestati. Le condanne riguardano il 69enne ternano Mario Gattuso (7 anni di reclusione e 4 mila euro di multa), Mario Micillo (71 anni di Napoli), Salvatore Oliva (74 di Napoli), Vincenzo Guarcini (69 di Roma), Cosmina Eugenia Petre (48enne della Romania, residente a Terni) – per loro 6 anni di reclusione e 3.800 euro di multa – e il 50enne napoletano Renato Scamaccia, condannato a 5 anni di reclusione e 3 mila euro di multa.

Assoluzioni

Assolti per non aver commesso il fatto Carlo Barbato (50enne di Napoli), il 34enne romeno Andrei Corbu, Sabatino Calisti (56enne di Terni), David Ubaldi (52enne di Terni), Maria Grazia Serafini (74enne di Foligno) e – perché il fatto non sussiste – il 61enne ternano Danilo Fisotti.

Le rapine

Secondo gli inquirenti, la banda – che ha visto cadere con la sentenza di ieri l’accusa di associazione per delinquere, esclusa dal tribunale – grazie anche alla complicità di una guardia giurata, un 62enne ternano arrestato mesi prima degli altri e giudicato separatamente, avrebbe colpito in almeno quattro occasioni. La prima nel gennaio del 2012 a Terni, l’assalto ad un portavalori con un bottino di oltre 100 mila euro. Poi due volte presso la banca MPS di via Lungonera, infine nel settembre dello stesso anno ad Orvieto, fra uno studio notarile e un’impresa collegata, per un bottino in quest’ultimo caso di quasi 320 mila euro. Fra i legali difensori degli imputati figurano gli avvocati Francesco Mattiangeli – che si è visto assolvere i suoi cinque assistiti -, Alessio Pressi e Riccardo Ciampi.

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