Terni: «Assunzioni, il Comune si attivi»

La richiesta dell’Unione Sindacale di Base dopo la sentenza della suprema corte sul blocco per gli enti ‘cattivi pagatori’

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dell’Unione Sindacale di Base Pubbico Impiego Terni

Con la sentenza n° 272 del 1/12/2015, depositata in G.U. il 22.12.2015, la Suprema Corte ha ritenuto incostituzionale l’art. 41, comma 2, del Decreto Legge 24 aprile 2014, n° 66 convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 23 giugno 2014, n. 89. Con tale legge il Governo aveva bloccato ogni tipo di possibilità assunzionale in tutti quegli Enti cosiddetti ‘cattivi pagatori’, in quanto non in linea con i tempi medi nei pagamenti, stabiliti in un massimo di 90 giorni nel 2014 e ridotti poi a 60 a decorrere dal 2015.

Le decisione della Corte Costituzionale poggia sull’incompatibilità di questa legge con gli artt. 3 – 97/2°c. e 117/4°c. della Costituzione in quanto: a) In contrasto con il principio di proporzionalità, b) Lesiva dell’autonomia degli Enti (in questo caso della ricorrente Regione Veneto) in materia di organizzazione amministrativa, c) Pregiudica il buon andamento della Pubblica Amministrazione e si traduce in una lesione delle medesime competenze costituzionali degli Enti.

Siamo quindi di fronte ad un’altra castroneria governativa che ha contribuito, come dice la stessa sentenza nelle considerazioni di diritto, ad aggravare il problema che invece si intendeva risolvere. Cade quindi il vincolo per le assunzioni, che aveva impedito al Comune di Terni di procedere a tutte quelle assunzioni necessarie per mantenere il livello dei servizi resi ai cittadini.

Chiediamo a questa Amministrazione di attivarsi quanto prima, per trasformare nei fatti tutte quelle buone intenzioni in passato dichiarate, ma rese vane da una legge ad oggi certificata come incostituzionale. La Polizia Municipale, i Servizi Educativi Comunali, i Servizi Sociali, ad esempio, aspettano un segnale per continuare ad erogare servizi efficienti, all’altezza anche del mutato contesto sociale, senza doversi inventare ogni giorno un’organizzazione di emergenza.

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