di S.F.
«Il volo non è pericoloso se fatto con tutte le dovute attenzioni e con attività di prevenzione». Questo il messaggio principale lanciato sabato mattina all’aviosuperficie ‘Alvaro Leonardi’ di Terni, dove si è svolto il seminario di sicurezza volo organizzato dall’Aero Club d’Italia e l’Aeronautica militare in collaborazione con l’Aero Club Terni. Circa – autorità escluse – ottanta i partecipanti all’evento, indirizzato a piloti dell’aviazione commerciale, di droni, del volo da diporto e sportivo, paracadutisti e aeromodellisti.
SICUREZZA IN VOLO: PARLANO GIANFRANCO GIACOMIN E LUCA BUDELLI, VIDEO
Tra i presenti al ‘Leonardi’ il Generale Giulio Cacciatore, direttore dell’Aero Club d’Italia, il Tenente Colonnello dell’Aeronautica militare Aniello Violetti, il Maggiore della Folgore Alessandro Borghesi, l’amministratore unico di Terni Reti Vincenzo Montalbano Caracci, l’assessore comunale Vittorio Piacenti D’Ubaldi e il Comandante della compagnia carabinieri di Terni Dario Allegretti.
Prevenzione Ad aprire il dibattito è stato il presidente dell’Aero Club Terni Gianfranco Giacomin, che ha spiegato come «il seminario è stato organizzato per dimostrare che volare non è pericoloso, se fatto con tutti i crismi e la sicurezza necessaria. Bisogna fare prevenzione su questo e per questo ci sono questi incontri: partecipano anche importanti ufficiali dell’aeronautica, esperti del settore. A Terni – ha concluso Giacomin – abbiamo trenta aeroplani mediamente ‘hangarati’ all’aviosuperficie. C’è una buona affluenza di volo e tutti sono attenti al discorso della sicurezza».
Movimenti e miglioramenti Chi gestisce a livello operativo il ‘Leonardi’ è Luca Budelli: «Siamo orgogliosi di poter ospitare il seminario. Siamo una delle tre aviosuperfici – lo ‘Zamboni’ di Ozzano dell’Emilia e il ‘Fondone’ di Lecce le altre, ndr – scelte dall’Aero Club d’Italia e dall’Aeronautica militare per ospitare l’evento: qui c’è un’attività molto intensa visto che l’anno scorso abbiamo avuto circa quattro mila movimenti e il seminario verte a migliorare tutti gli aspetti del volo».
Il messaggio Budelli infine ci tiene a specificare che «l’obiettivo è avvicinarsi al ‘problema zero’ e serve sia agli addetti ai lavori sia a chi si accosta a questo mondo. Il messaggio è che il volo non è pericoloso e, anzi, è una disciplina – conclude – molto riflessiva».