Terni, largo Cairoli: bonifica bellica in standby. ‘Pulizia’ e check in arrivo

In città è in arrivo la funzionaria Roscini per la valutazione dello stato dell’arte: al momento non è possibile scavare per oltre un metro di profondità

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di S.F.

Nessuna sorpresa. Che nelle profondità di largo Cairoli ci fosse l’ex monastero dei Santi Giuseppe e Teresa delle Carmelitane Scalze era ampiamente noto. Ma trovarsi di fronte dei rinvenimenti di tratti murali e di pavimentazione è un altro paio di maniche: la bonifica bellica in largo Cairoli, a Terni, è temporaneamente sospesa in attesa della visita in loco della funzionaria responsabile dell’archeologia, Elena Roscini. Il cantiere tuttavia non è fermo del tutto.

LA FOTOGALLERY: SOTTO C’E’ L’EX MONASTERO

Il check: scavo non possibile per ora

Il ritrovamento di fondazione del sedime, arcate e pavimentazioni – seppur la storia fosse nota – ha fatto cambiare un po’ i piani. D’altronde non è escluso che in zona ci siano dei reperti di valore e allora ecco che, se da un lato le operazioni di pulizia superficiali vanno avanti, dall’altro c’è lo stop temporaneo alla bonifica bellica da parte della Bst di Anguillara Sabazia. Da quanto si apprende – non potrebbe essere altimenti d’altronde – al momento lo scavo in profondità previsto in origine non è possibile: si parla di una profondità di 1,5 metri e dieci di larghezza nella zona delle mura merlate, 1 metro su tutto il resto. Non esattamente pochi centimetri. Il caso era stato sollevato dal consigliere comunale Michele Rossi.

Il progetto originario

In arrivo la Roscini

Il cantiere resta attivo per le superfici di pulizia nel contempo. Intanto si attende l’arrivo in città di Elena Roscini, funzionaria tecnica della soprintendenza dedita proprio all’aspetto archeologico. Non è escluso poi l’intervento dell’architetto Maurizio Damiani, anche lui assegnato – anche per altre vicende, leggasi la vicenda padel a Collescipoli – al territorio ternano. Di base era tutto già noto, ma ciò non toglie che si dovrà valutare come proseguire. In caso di necessità sarà comunque possibile scavare fino a tre metri di profondità.

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