Terni, scavi e bonifica largo Cairoli: spuntano i resti del monastero – Fotogallery

In azione c’è la Bst bonifiche di Anguillara Sabazia: ecco le arcate di fondamenta

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«La sede del primitivo monastero occupava l’area dell’odierno largo Cairoli, a Terni, dove la comunità rimase per circa due secoli. Varie vicende (soppressione degli Ordini religiosi del 1860, i bombardamenti della seconda guerra mondiale) hanno costretto le monache a vari trasferimenti disagevoli fino a stabilirsi nella sede attuale di Macchia di Bussone». Questo passaggio fa parte di un vecchio intervento dell’ex vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, Giuseppe Piemontese, in merito ai 400 anni dalla fondazione della struttura dei Santi Giuseppe e Teresa delle Carmelitane Scalze. Bene, perché tirarlo fuori ora? In largo Cairoli sono in corso gli scavi per la bonifica bellica – propedeutica alla riqualificazione dell’area con tanto di trasferimento del mercatino – ed ecco che, andando a fondo di 20-30 centimetri, si inizia a notare qualcosa. Ovvero, almeno all’apparenza, arcate di fondamenta ripetute e mattonelle. Difficile dire di cosa si tratti con certezza, fatto sta che la questione è curiosa. Da ricordare che in azione c’è la Bst bonifiche srl di Anguillara Sabazia (c’è l’assistenza e la sorveglianza archeologica, come da prassi in queste circostanze) e, salvo slittamenti o integrazioni chieste dal ministero della Difesa, questa fase dovrebbe concludersi entro metà luglio. «Sotto a Largo Cairoli c’è molto della storia della nostra città, lo sapevamo. Queste dovrebbero essere le strutture di fondazione dell’antico monastero carmelitano dei Santi Giuseppe e Teresa del 1618», il commento in merito del consigliere Michele Rossi, tra i primi a curiosare in loco. Il Rup del procedimento è l’architetto Carlo Fioretti.

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