Terni, botte e minacce: mogli sempre vittime

Denunciato un rumeno ed espulso un tunisino dalla polizia di Stato: le donne hanno trovato la forza di denunciarli

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Due anni fa lui se ne era andato, mollando moglie e figlia di due anni. Lei, la moglie abbandonata – una donna rumena, come il marito – si era rimboccata le maniche ed era riuscita, da sola, ad avviare una piccola attività commerciale, prendendo una casa in affitto e presentando anche istanza di separazione.

A volte ritornano Ma il marito – al quale probabilmente le cose non erano andate come previsto al momento di abbandonare la famiglie – è tornato improvvisamente sui suoi passi, presentandosi nel negozio e – stando al racconto fatto agli agenti di polizia dalla donna che li ha chiamati – minacciandola, non ha voluto più saperne della separazione e ha rivendicato il suo diritto a gestire il negozio con lei.

Due denunce Gli agenti della Squadra Volante hanno trovato l’uomo –  che ha precedenti per reati contro la persona e guida in stato di ebbrezza – davanti alla porta chiusa del negozio e lo hanno portato in questura, dove non solo è stato denunciato per minacce, ma anche per la violazione degli obblighi familiari.

Botte alla moglie Le attività condotte sul territorio dalla Volante, unitamente agli agenti del Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, hanno portato anche all’espulsione di un tunisino di 37 anni a seguito dell’intervento del 113, nella notte fra lunedì e martedì, in un’abitazione di Campomicciolo. E’ stata la moglie del 37enne, terrorizzata, a chiamare la polizia dopo che il marito l’aveva nuovamente picchiata. Già in passato la donna aveva sporto diverse denunce, salvo poi ritirarle a fronte di una ritrovata ‘pace’, solo apparente. Il 37enne, pregiudicato per reati di droga, disoccupato, irregolare in Italia e per questo più volte indagato per immigrazione clandestina, è stato espulso ed è in attesa di essere rimpatriato.

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