Bretella via Urbinati, su i prezzi: due milioni per il completamento

Terni – La cifra emerge dal piano triennale dei lavori pubblici approvata in settimana. Si procederà per lotti funzionali

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di S.F.

Ben 2 milioni e 53 mila euro. Non spiccioli. Tante ce ne vogliono per il completamento post risoluzione contrattuale – in danno – con la Edilwal Costruttori srl del gennaio 2021 del collegamento viario tra via Urbinati e Strada Santa Maria Maddalena a Terni: il dato emerge dal programma triennale dei lavori pubblici approvato in settimana dall’esecutivo Latini. Prezzi aggiornati e nuove normative, schizza in alto il costo.

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Una parte del piano 2022-2024 e, in rosso, la cifra per il completamento

Quando si riprende?

L’intero importo è stato inserito nell’annualità 2022 ed il livello di progettazione indicato è quello più elevato (4), vale a dire lo step esecutivo. C’è stato un confronto tra i tecnici dei lavori pubblici – il Rup è sempre il funzionario Federico Nannurelli – e la Baffo srl di Bagnoregio, la società che si sta occupando da tempo della revisione progettuale: c’è ancora da chiudere la quadra definitiva a livello tecnico per l’adeguamento propedeutico alla nuova cantierizzazione, con aggiornamenti dei prezzi e varie modifiche strutturali per via delle normative più recenti. Bene. Ma quando si riparte? Si parla di circa un mese per terminare la progettazione, quindi in estate – meglio andarci cauti – l’avvio della gara per il completamento.

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Altri problemi

L’incremento dei costi è di oltre il 25%: «Saranno utilizzati i residui del mutuo preso a suo tempo per le opere non completate e le maggiori somme sono finanziate con le garanzie fideiussorie per l’esecuzione in danno. Lavoreremo con due lotti prestazionali: il primo stralcio – spiega Nannurelli – servirà per ultimare la rotatoria su via Urbinati con eventuale possibilità di utilizzare il ribasso per procedere con il secondo». Le verifiche geologiche e geotecniche utili alla rimodulazione del progetto sono già state fatte da tempo. Altra questione: lo stato di consistenza redatto ha evidenziato che alcuni lavori già effettuati non sono stati collaudati e, dunque, le opere dovrebbero essere demolite. In definitiva la storia è ancora molto lunga. La ‘santa’ pazienza dei residenti – ma non solo considerando che l’area di cantiere è più che in vista in una zona di accesso alla città e a due passi dall’ospedale – è ancora messa a dura prova.

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