Terni, cantiere fermo: la rotonda ‘non gira’

Lavori interrotti da mesi a Campomicciolo: il Comune promette la ripartenza

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Fermo e silenzioso, almeno all’interno. Perché fuori è un macello. Il cantiere aperto da tre anni a Campomicciolo è ancora lì, con i mezzi immobili, nessuno al lavoro e il traffico intorno che – siamo a poche decine di metri dall’ospedale – è sempre a rischio intasamento.

LE FOTO DEL CANTIERE E DELLA ZONA

Le proteste Nei mesi scorsi, peraltro, i residenti del quartiere Campomicciolo erano usciti allo scoperto, protestando per i ritardi che si stavano accumulando sui tempi previsti per i lavori e per i disagi che dovevano sopportare e, dopo le garanzie date dal Comune, avevano promesso di vigiliare sul rispetto delle promesse fatte.

I problemi «Abbiamo dovuto fare i conti – spiega Federico Nannurelli, dal Comune di Terni, con problemi diversi e tutti gravi: il ritrovamento, nel corso dei lavori, di rifiuti tossici, ha comportato una serie di interventi di bonifica importanti; poi c’è stata la necessità di sostituire la ditta che stava materialmente eseguendo i lavori (adesso sono stati assegnati alla Ap Costruzioni di Trevi; ndr) e questo ha comportato uno stop di ulteriori 6o giorni, come previsto dalla legge. Ma adesso tutto sta tornando alla normalità».

Lavori in ripartenza Che in pratica significa «che il cantiere potrà tornare a ‘vivere’, nel senso che i lavori saranno ripresi a breve». Dove il «breve» vuol dire «contiamo di poter vedere all’opera la nuova impresa assegnataria del lavori entro il mese di ottobre». Con la speranza «di vederli ultimati nel giro di sei mesi».

L’assessore Stefano Bucari, per la verità, sperava di farcela prima: a marzo, infatti, aveva rivelato che uno dei cantieri che contava di chiudere entro l’anno era proprio «quello relativo all’area di Campomicciolo ed in particolare a via Urbinati, con il completamento delle opere stradali (i lavori prevedono un tratto di circa 150 metri che sarà ribassato rispetto al piano attuale; ndr) e la nuova viabilità». Ci mancavano i rifiuti tossici e i problemi economici delle ditte.

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