Terni, case popolari: «E il regolamento?»

Marco Cecconi (FdI-An): «La giunta comunale non avrebbe alcuna intenzione di modificare quello attuale che regola l’assegnazione»

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Marco Cecconi

Marco Cecconi

di Marco Celestino Cecconi
Capogruppo di FdI-An al Comune di terni

Forse è la paura di perdere consenso tra i soliti guru dell’internazionalismo della conca. Sia quello che sia, sembrerebbe che la giunta non abbia alcuna intenzione di modificare l’attuale regolamento comunale sull’assegnazione delle cosiddette case popolari, nella direzione richiesta dal consiglio e dalla commissione.

Il percorso intrapreso in vista di significative modifiche ai criteri vigenti era iniziato circa un anno e mezzo fa, e cioè nel novembre del 2014, quando ho presentato un atto di indirizzo con due precisi obiettivi: rimuovere le discriminazioni di fatto attualmente diffusissime ai danni dei ternani e degli italiani; premiare il più possibile il criterio dell’anzianità di residenza, in modo da riconoscere la necessaria priorità a quanti possano dimostrare di vivere nella nostra città da più lungo tempo.

A partire da quell’atto di indirizzo – e dalla discussione che ne è derivata in aula due mesi dopo – è iniziato un percorso lungo e laborioso, che ha fatto registrare sedute su sedute della commissione competente, fino alla messa a punto di un documento stilato proprio dalla commissione per sollecitare l’introduzione delle variazioni richieste.

Arrivati ai nostri giorni, è imminente la scadenza dei termini entro i quali il regolamento vigente potrà essere modificato, salvo veder automaticamente rinnovati per i prossimi anni – in caso di mancata modifica in tempo utile – i criteri attuali. E da più parti ci è stato fatto sapere che la giunta è indisponibile a modificare l’attuale regolamento, nonostante gli indirizzi del consiglio e della commissione.

Per avere spiegazioni, ho presentato un’interrogazione urgente: e spero che le risposte valgano a fugare ogni dubbio. In caso contrario, sarebbe la conferma che – tanto per cambiare – per badare al proprio orticello, la sinistra di governo ternana preferisce infischiarsene dei bisogni dei ternani.

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