Terni, ‘Cavallo di Troia’: arrestati non parlano

Si sono tutte avvalse della facoltà di non rispondere le persone finite ai domiciliari e in carcere con l’indagine messa a segno dalla polizia

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Si sarebbero tutte avvalse della facoltà di non rispondere, le persone arrestate – alcune delle quali sentite per rogatoria – nell’ambito dell’indagine ‘Cavallo di Troia’ con cui la polizia di Stato, e in particolare la sezione antidroga della squadra Mobile di Terni, ha scoperto e stroncato un vasto giro di stupefacenti a Terni, con droga proveniente da Roma, Napoli e anche dall’estero.

‘CAVALLO DI TROIA’, IL VIDEO DELL’OPERAZIONE

La decisione Gli interrogatori delle persone finite ai domiciliari e in carcere – da parte del gip Maurizio Santoloci – si sono svolti fra giovedì e venerdì. Le decisioni in merito alla conferma o meno delle misure cautelari applicate potrebbe giungere nei primi giorni della prossima settimana.

L’agente Fra i quattordici indagati di ‘Cavallo di Troia’ figura anche un’agente di polizia, trasferito alla fine del 2014 dalla questura di Terni ad un’altra provincia. L’uomo è accusato di favoreggiamento personale perché, secondo la procura, avrebbe passato alcune informazioni al figlio – poi arrestato – utili ad evitare guai con le forze dell’ordine e quindi con la giustizia.

Il plauso L’operazione messa a segno dalla questura di Terni, al pari dell’arresto di un corriere di origini campane fermato alla stazione con 220 grammi di eroina, incassa il plauso del sindaco Leopoldo Di Girolamo: «I risultati raggiunti dalle forze di polizia in materia di lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti – afferma – sono molto rilevanti. Un ringraziamento alla polizia di Stato, alla magistratura, a tutte le forze inquirenti che portano avanti la battaglia della legalità e che dimostrano quotidianamente che il territorio di Terni è oggetto di costante vigilanza e che non esistono aree di impunità. L’amministrazione comunale continuerà a lavorare in sinergia con tutti i soggetti deputati alla sicurezza e alle istituzioni sul versante del controllo cittadino, mettendo a disposizione il servizio di videosorveglianza che è costantemente migliorato e potenziato e le capacità del corpo di polizia municipale».

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