Nel 60° anniversario dell’ingresso delle donne nella polizia di Stato, la questura di Terni ha organizzato, in collaborazione con l’Anps, una mattinata di eventi, quella di venerdì, per celebrare il lavoro di una parte fondamentale della forza della polizia di Stato e per onorare la memoria di quelle donne che hanno sacrificato la propria vita per garantire il rispetto della legge e della legalità.
LA LEGALITÀ NEL RICORDO DI EMANUELA LOI
Il parco intitolato ad Emanuela Loi
Il questore Antonino Messineo ha aperto le celebrazioni con l’intitolazione del parco di viale Trento ad Emanuela Loi, l’agente della polizia di Stato, medaglia d’oro al valor civile, uccisa nella strage di via D’Amelio, durante il servizio di scorta al Giudice Paolo Borsellino il 19 luglio 1992. Un gesto significativo, la scelta di un parco dove le famiglie e i bambini passeggiano e giocano in tutta tranquillità, scelto come simbolo di civile convivenza e rispetto delle regole, in memoria di una donna che ha pagato con la propria vita per garantire la sicurezza di tutti. La cerimonia si è svolta alla presenza del vice capo della polizia, il prefetto Alessandra Guidi, e delle massime cariche civili e militari cittadine. Presenti i familiari di Emanuela Loi, il fratello Marcello e la nipote che porta il suo stesso nome.
L’evento
Le manifestazioni sono poi proseguite in piazza della Repubblica, presso la Bct, dove si è tenuto un ricordo storico-artistico e musicale sulla storia dei 60 anni delle donne in polizia, con immagini e filmati – d’epoca e attuali – e aneddoti di vita ed esperienze professionali. Gli interventi degli attori ternani Riccardo Leonelli e Stefano de Majo e la musica della celebre pianista ternana Cristiana Pegoraro, hanno accompagnato i filmati e le premiazioni di alcune appartenenti della polizia di Stato, in rappresentanza di tutte le donne poliziotte, con opere donate dall’artista Roberto Domiziani di Deruta.
