Terni: «Che brutta fine ha fatto ‘Valentina’»

Il servizio di bici pubbliche sembra praticamente morto. Il M5S: «Se il Comune abbandona il progetto, lo dica chiaramente»

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Lei è ‘Valentina’. Cioè ‘loro’ dovevano essere ‘Valentina’, le biciclette pubbliche del progetto – che detto in inglese fa tanto chic – bike sharing che, rinnovato nel febbraio 2013, già a marzo del 2015 appariva in grande affanno.

La mappa delle ciclostazioni

La mappa delle ciclostazioni

Il ‘sistema’ 14 ciclostazioni con 10 postazioni ognuna, per un totale di 140 colonnine, ma, diceva allora l’architetto Walter Giammari dell’ufficio mobilità del Comune, «sono solo 79 le bici disponibili nel periodo migliore, cioè la primavera e l’estate, per creare una sorta di bilanciamento e non far trovare mai piene le postazioni agli utenti». Ogni ciclostazione «è video sorvegliata per cercare di evitare atti di vandalismo o furti. Anche se, non sempre ci siamo riusciti. Alcune bici, negli anni, sono state rovinate o rotte e abbiamo avuto anche un tentativo di furto, ma la bicicletta è stata subito ritrovata».

Il sostegno Secondo l’assessore ai trasporti e alla mobilità, Emilio Giacchetti, sempre a marzo 2015, quando gli iscritti al servizio erano 767, «‘Valentina’ è un’azione fortemente sostenuta dall’amministrazione. Il servizio, rinnovato, saprà rispondere ai problemi di manutenzione presentati in passato, concretizzandosi in tutta la sua potenzialità».

Terni biciclette bike sharing valentina (4)Oggi Dalla primavera 2016, denunciano i consiglieri comunali del M5S, «il servizio appare inattivo, le postazioni sono per lo più spente, numerose bici appaiono in fase di decadimento – con ruote sgonfie e bucate, molte con selle danneggiate e parti arrugginite – molte postazioni sono addirittura completamente prive di bici ed inoltre sembra impossibile prelevare le stesse tramite l’utilizzo della tessera preposta». Insomma: «rispetto agli impegni presi, ad oggi il sistema del bike sharing cittadino appare completamente disattivato e inutilizzabile».

Le richieste Per tutto questo chiedono al sindaco e alla giunta «di chiarire la motivazione e quale siano le cause di questo perdurare del malfunzionamento e perché non vi sia posto rimedio ad oggi; di chiarire quando il servizio sarà nuovamente disponibile e attivo; di chiarire quale sia lo stato di manutenzione del sistema e quale sia il contratto in essere e cosa preveda; di chiarire quante siano le bici ‘Valentina’ in stato di efficienza e quante siano quelle non in stato di efficienza e dove siano stipate ad ora quelle in attesa di manutenzione; di chiarire quanti siano gli iscritti al servizio e quali siano ad oggi le procedure per sottoscrivere l’abbonamento e a quale sportello potersi rivolgere; di chiarire se il Comune di Terni ha abbandonato il progetto del bike sharing e quali siano le strategie future riguardo a questo tipo di mobilità alternativa».

 

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