Terni: ‘Cigno bomboniere’ compie 47 anni. «Crederci sempre»

Simonetta Federici racconta la storia della sua attività. «Orgogliosi di ciò che abbiamo fatto»

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di Francesca Torricelli

Nella crisi generale del commercio, dove le chiusure sono tristemente all’ordine del giorno, c’è chi festeggia quasi mezzo secolo di storia, per la precisione 47 anni. È ‘Cigno bomboniere’ di Simonetta Federici, in via XX Settembre a Terni, che si occupa di cerimonie, allestimenti e wedding.

La nascita dell’attività

«Era il 1976 – racconta Simonetta – e io avevo da poco concluso gli studi alla scuola superiore. Mio padre non era molto d’accordo nel mandarmi fuori a studiare all’università e quindi decise di aprirmi questa attività. Per qualche anno l’abbiamo gestita insieme, con l’aiuto di mia madre e mia figlia maggiore, poi è rimasto tutto in capo a me. Gli anni ’80 e ’90 erano anni diversi, il commercio in città viveva un buon periodo e il nostro settore era molto gettonato, tanto che a Terni si contavano più di 20 negozi che si occupavano di cerimonie».

Reinventarsi ogni volta

Negli anni, spiega Simonetta, «le cose sono via via cambiate. Le cerimonie venivano affrontate dalle famiglie in maniera diversa, è cambiato il modo di vedere le bomboniere ed io, con l’aiuto di vari dipendenti, mi sono reinventata più volte per stare al passo con i tempi. Il mio lavoro si basa sulla creatività e negli anni ho sempre cercato di creare cose nuove. Ma la crisi ha colpito sempre più anche il nostro settore. Le attività in città chiudevano e io iniziavo ad avere sempre più paura di non farcela. Tanto che ho dovuto scegliere di andare avanti da sola, non avevo più la possibilità di tenere dei dipendenti».

I traguardi nonostante la crisi

Poi è arrivato il Covid, «che ha dato il colpo finale a tanti, ma io ho continuato a crederci e, nonostante tutto, posso dire di aver servito tre generazioni di clienti, che negli anni sono diventati fedeli, e questo mi dava la forza di non mollare. E quindi ho provato a differenziarmi sempre più con nuovi servizi e dare al cliente qualcosa di unico, un motivo per scegliermi ogni volta. E sono orgogliosa – conclude – di essere una delle attività storiche della città, nonostante sia ‘al di qua del fiume’ e non abbia l’attenzione e cura che il Comune riserva alle attività del centro».


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