Terni combatte l’Hiv: «Poca informazione»

Roberto Desi dell’associazione ‘Esedomani’ traccia un bilancio della tre giorni organizzata in occasione della ‘Giornata mondiale per la lotta all’Aids’

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di Fra.Tor.

«Accesso al test e strategie nuove di prevenzione da affiancare al profilattico per fermare quello che definiamo lo ‘zoccolo duro’ che ogni anno, in Italia, produce 3000-4000 nuovi casi di contagio da Hiv». Di questo si è discusso nella tre giorni (29-30 novembre; 1 dicembre) organizzata dall’associazione ‘Esedomani’ di Terni in occasione della ‘Giornata mondiale per la lotta all’Aids’.

I contagi Un bilancio, da parte Roberto Desi, socio fondatore di ‘Esedomani’ di Terni, «positivo della tre giorni organizzata a Terni che è servita ancora una volta a ricordare che l’Hiv è un’infezione assolutamente presente, ogni anno registriamo infatti in tutta Italia fra i 3 mila e i 4 mila nuovi contagi. Oggi farsi un test è l’unico modo per conoscere la propria condizione sierologica ed è diventato anche semplice: si può fare l’autotest comprato in farmacia o ci si può rivolgere ad un centro pubblico o privato».

L’INTERVISTA A ROBERTO DESI – IL VIDEO

L’Hiv è un’infezione, spiega, «che decorre per tantissimi anni in maniera silente, quindi non c’è possibilità di capire, se non il testarsi regolarmente, almeno una volta l’anno, soprattutto quando si ha una vita sessuale molto attiva. Ormai l’Hiv è diventata una malattia cronica, assolutamente curabile, per fortuna, però la curabilità e l’esito positivo dipendono dall’aver immediatamente scoperto il proprio stato sierologico».

I test Anche i migliori test «hanno la necessità di avere un periodo di almeno un mese, quindi noi consigliamo di far passare almeno un mese dal comportamento a rischio e di andare a fare un test, in questo caso, presso una struttura pubblica, perché i test in farmacia generalmente coprono il trimestre precedente», sottolinea Desi. «Va ricordato che le persone sieropositive che sono in trattamento non possono contagiare, quindi il contagio d Hiv non avviene da parte di una persona sieropositiva in trattamento, può avvenire soltanto da parte di una persona sieropositiva che non sa di esserlo oppure non è in trattamento per scelta personale».

Le domande più frequenti L’attività di testistica gratuita ed anonima di ‘Esedomani Terni’ è iniziata nel 2013 e ogni anno «testiamo una media che oscilla fra le 60 e le 100 persone. Le domande, fra le persone che vengono a chiedere informazioni o a fare il test sono sempre più o meno le stesse. Chiedono se hanno scorso dei rischi, se c’è un modo per capire. Ovviamente il non correre rischi può avere una sola risposta: l’utilizzo di un profilattico, perché attualmente non esistono altri mezzi per un sesso sicuro».

La Prep Nel convengo che si è svolto il 29 dicembre al Caos «abbiamo parlato, però, dell’utilizzo in Italia della pillola preventiva, la Prep, perché ci sono gruppi di persone che non utilizzano volontariamente il profilattico e nella pillola preventiva trovano una risposta efficace. L’idea – conclude Roberto Desi – è questa, noi non possiamo stabilire delle regole che vadano bene per tutti, perché queste regole le stabiliamo da trentanni e funzionano poco. È da trentanni che diciamo che bisogna utilizzare il profilattico, ma c’è una gran quantità di persone che non lo usa, quindi noi dobbiamo trovare strategie per arrivare anche a queste persone.

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