Terni, congresso PD: veleno tra candidati

Antonello Fiorucci attacca Sara Giovannelli: «Mi dispiace molto che non voglia coinvolgere la città nella costruzione di un PD finalmente per e della città, non per e di poche persone».

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Il congresso del Partito Democratico, a Terni, promette bene. Anzi, benissimo. Perché mano a mano che si avvicina – e si registrano primi risultati delle votazioni nei circoli – la tensione sembra crescere dismisura.

L’attacco Tanto che uno dei tre candidati alla segretaria, Antonello Fiorucci, dopo aver lanciato la sfida per un confronto pubblico con gli altri due (Alessandro Pardini e Sara Giovannelli), adesso passa agli attacchi diretti: «Mi dispiace molto che Sara (Giovannelli; ndr) non voglia coinvolgere la città – ha scritto su Facebook – nella costruzione di un PD finalmente per e della città, non per e di poche persone. Peccato. Continuiamo a perdere occasioni ed il nuovo corso rischia di essere uguale al vecchio».

Confronto mancato E, a proposito del confronto che lui aveva chiesto, ha aggiunto: «Avremmo potuto misurarci con chi nella città non ne può più di noi, della nostra supponenza, del nostro essere chiusi, del nostro voltare le spalle. Impegno politico vuol dire anche essere disposti a prendere critiche, perché la fiducia passa anche da lì. Io questa sera vado a San Giovanni, al circolo. Siamo tra gli iscritti. Sicuramente pochi (ma buoni)».

L’affondo Poi l’attacco finale: «Se, da un lato, continuiamo ad escludere le persone e, dall’altro, non garantiamo una migliore qualità della vita politica nei circoli e nel congresso ai nostri iscritti, che meriterebbero qualcosa di più dal loro partito, allora le persone disposte ad ascoltarci saranno sempre meno. A votare vengono in tanti, nel partito (quelli che votano per la nostra mozione non sono poi tanti), ma nella città, sembrano essere sempre meno- Soprattutto se devono votare per noi. Forse c’è qualcosa che non va? Non capisco. Noi cercheremo comunque di coinvolgere la città, perchè il PD è partito di iscritti e di elettori e questo deve essere vero sempre».

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