Terni, consulta antiche municipalità e centri minori: approvato il regolamento

Via libera mercoledì in consiglio dopo il lavoro istruttorio in II e III commissione

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Lavoro istruttorio in II e III commissione, poi il via libera in consiglio comunale. Mercoledì è stato approvato a palazzo Spada il regolamento per la consulta delle antiche municipalità e dei centri minori: unanimità – post emendamenti – sulla proposta del Pd. Scatta l’iter per la costituzione ed il funzionamento.

Filipponi

Avviso pubblico

«A partire – spiega il capogruppo Pd Francesco Filipponi – da una proposta precedente che prevedeva l’elezione diretta, il nostro gruppo ha individuato una nuova nuova soluzione percorribile legata ad un avviso pubblico, ciò attraverso confronti con cittadini coinvolti e uffici competenti. Questo nuovo organismo con il voto definitivo del consiglio comunale avrà potere consultivo-rappresentativo dei territori di Cesi, Torreorsina e Collestatte, Papigno-Marmore-Piediluco, Miranda, la Valserra, Cecalocco e Collescipoli. Abbiamo nei giorni scorsi esaminato con attenzione anche i suggerimenti dei rappresentanti delle proloco di Collescipoli, Torreorsina, Collestatte, Terni, Cesi, Papigno, Marmore, Piediluco, la Valserra, Miranda. Cosi come sono state vagliate tutte le note di suggerimento arrivate dal mondo associativo. Sono stati approvati tutti gli emendamenti al regolamento che sono stati vagliati con parere favorevole dalle commissioni, dopo un approfondimento. La consulta potrà essere uno strumento molto importante per valorizzare le antiche municipalità e i centri minori, per metterle in rete al fine di costruire un prodotto turistico attrattivo e competitivo, ma anche e soprattutto per migliorare la vivibilità dei borgi. Nella consulta, oltre alle pro loco che avranno un ruolo centrale, troveranno spazio e voce tutte le associazioni dei rispettivi territori, da quelle sportive a quelle sociali, culturali, le parrocchie e i singoli cittadini; tutte queste realtà prappresentano un arrichimento che non può essere disperso. La consulta è suddivisa in singoli ambiti territoriali che potranno anche riunirsi autonomamente presso i borghi. Ora le realtà territoriali – conclude – considerate a partire dalla prossima consiliatura, potranno esprimere un nuovo protagonismo grazie ad una partecipazione rappresentativa delle loro istanze».

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