Terni, criticità Pmal: «Ministro intervenga»

Il vicepresidente della Regione Paparelli: «Serve immediato piano straordinario di assunzione di personale civile. Convocare tavolo tecnico»

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Un tavolo tecnico che coinvolga i rappresentanti del ministero e dello Stato maggiore della Difesa, più le forze politiche del territorio, gli enti locali, le sigle sindacali e le rsu. Con al centro lo sviluppo del Polo mantenimento armi leggere di Terni: a chiederlo con una lettera inviata in giornata è il vicepresidente della Regione Umbria Fabio Paparelli. Destinataria il ministro alla Difesa Elisabetta Trenta.

L’ALLARME SUL PMAL

Fabio Paparelli

Le criticità

Nella lettera Paparelli ricorda che il Pmal è una struttura di eccellenza e «rappresenta una realtà importante, sia in termini occupazionali (con un organico potenziale di 384 lavoratori) che produttivi del territorio, con una funzione di rilievo a livello nazionale, ma attualmente si trova in condizioni di pesante sottorganico. Le rappresentanze sindacali hanno espresso forte preoccupazione per il futuro di questa struttura di eccellenza, come già manifestato più volte anche in passato». Nella missiva il vicepresidente della Regione mette in risalto le criticità che «se non risolte, impediranno al Polo di assolvere ai propri compiti istituzionali. Innanzitutto l’elevata anzianità anagrafica media del personale con la pianta organica di 384 dipendenti civili che scenderà a 280 alla fine di quest’anno per arrivare già nel 2022 a 182 unità per effetto dei pensionamenti, provocando non solo la dispersione dell’elevato know-how acquisito dal personale tecnico, ma anche ripercussioni nel settore amministrativo e nei quadri direttivi civili, già impoveriti e sovraccaricati dalla carenza e dal continuo avvicendamento dei giovani ufficiali ingegneri. Senza la realizzazione di un immediato piano straordinario di assunzioni di personale civile, soprattutto dell’area tecnico-industriale, accompagnato da adeguate coperture nella legge di bilancio 2019, che superi quello del fabbisogno triennale, giudicato unanimemente del tutto insoddisfacente, non sarà più possibile scongiurare il ridimensionamento se non la chiusura di questo insediamento logistico».

CITTADINANZA ONORARIA AL PMAL

Le risorse

C’è dell’altro: «Per il trasferimento delle competenze manca ancora a livello nazionale ogni tipo di programmazione e/o processo di avvio della scuola di formazione presso il Polo di Terni, indispensabile al fine di trasferire, con il contributo dei suoi dipendenti civili, conoscenze ed esperienze a favore dell’Area Tecnico-Industriale della Difesa». Quindi le risorse finanziarie: «Ad oggi non vi è garanzia di previsione nei bilanci del ministero della Difesa di adeguate risorse per la spesa corrente in grado di assicurare almeno il funzionamento e l’ordinaria manutenzione dell’Ente, dei suoi impianti e delle sue attrezzature. Il valore strategico del Polo di mantenimento delle armi leggere di Terni si sostanzia oltre che nelle competenze tecnologiche derivanti dalla capacità di manutenzione e revisione di armi costruite da produttori di livello internazionale, anche nel fatto che non esiste alcuna altra azienda nel nostro Paese che possa svolgere analoghe funzioni per effetto delle problematiche inerenti la concorrenza e la cessione di knowhow da parte delle aziende produttrici». In conclusione Paparelli puntualizza «la disponibilità anche da parte di questa Regione in relazione alla scuola di formazione, come già manifestata nei precedenti incontri avuti con questo ministero». Durante il conferimento della cittadinanza onoraria – giovedì – il sindaco di Terni, Leonardo Latini, aveva specificato che l’evento a palazzo Spada è stato anche «un modo anche di accendere i riflettori su alcune situazioni di criticità del Pmal; per tale motivo ho comunicato al ministro il conferimento della cittadinanza onoraria ricordandogli un po’ le tematiche dopo la visita di novembre».

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