Terni, crollo gru piazza Dalmazia: 4 assoluzioni e 1 condanna

Assolto l’imprenditore Giuseppe Flamini per il fatto risalente al 30 luglio del 2014 a seguito del quale era morto un 99enne

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Quattro assoluzioni e una condanna: questo l’esito del processo di primo grado – giudice Massimo Zanetti – legato al crollo della gru montata all’interno di un condominio di piazza Dalmazia, avvenuto il 30 luglio del 2014. L’incidente aveva causato danni a diversi edifici ed anche – per l’accusa – la morte del 99enne Pierino Maraga, a seguito di lesioni che ne avevano definitivamente compromesso il già precario stato di salute, fino al decesso avvenuto lo stesso giorno in ospedale.

Giuseppe Flamini

La sentenza

Cinque gli imputati accusati di crollo colposo, omicidio colposo e diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Le assoluzioni, per non aver commesso il fatto, riguardano il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, Giuseppe Flamini, già presidente della Camera di commercio di Terni, per il quale l’accusa aveva chiesto 2 anni e 6 mesi di reclusione oltre a 15 mila euro di multa. Gli altri assolti sono Amilcare Pliatsidis (coordinatore per l’esecuzione dei lavori, chiesti 2 anni e 15 mila euro di multa), Piero Viva (tecnico installatore e montatore della gru, stessa richiesta di Pliatsidis) ed Emiliano Biancifiori (amministratore della società proprietaria della gru, chiesta l’assoluzione). L’unica condanna, ad 1 anno di reclusione contro i 2 anni e 6 mesi chiesti dall’accusa, è stata per Daniele Rinaldi (capo cantiere e preposto) i cui legali difensori si dicono assolutamente convinti dell’estraneità del proprio assistito rispetto alle contestazioni, già ridimensionate, e di poter ribaltare la sentenza in appello.

Le reazioni

Particolarmente soddisfatto l’avvocato Alessandro Ricci che, insieme alla collega Michela Flamini, difendeva Giuseppe Flamini: «Si tratta di una sentenza che restituisce giustizia al nostro assistito e ripristina la verità sulla sua effettiva condotta». Analoga soddisfazione viene espressa dal difensore di Pliatsidis, l’avvocato Giuseppe Sforza, e dai legali degli altri due assolti – Viva e Biancifiori -, rispettivamente Arnaldo Sebastiani e Attilio Biancifiori. Contestualmente alla sentenza sono state disposte anche alcune provvisionali nei confronti di persone che avevano subito danni materiali in seguito al crollo. Fra le parti civili non figuravano invece gli eredi del 99enne deceduto, a seguito di un precedente accordo raggiunto con le assicurazioni.

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