Terni, dazi su acciaio: «Saranno definitivi»

L’indiscrezione viene da Eurofer che lo ha comunicato ai produttori europei associati: per Ast una nuova boccata di ossigeno

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Diciannove voti favorevoli, otto contrari e un astenuto. Sulla base di questi numeri – che Eurofer (l’associazione europea dei produttori di acciaio) definisce «i feedback ricevuti» – la proposta della ‘Commissione europea per il regolamento definitivo’ avrebbe stabilito che le misure antidumping sulle importazioni di acciaio dalla Cina (24,4% – 25,3%) e Taiwan (6,8%) diventino definitive e non termino a settembre, come previsto nel marzo scorso.

I voti A favore del provvedimento si sarebbero espressi i rappresentanti di Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia, Romania, Belgio, Grecia, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria, Bulgaria, Finlandia, Slovacchia, Irlanda, Croazia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo. A votare contro, invece, Olanda, Svezia, Austria, Danimarca, Slovenia, Estonia, Cipro, Malta. Il Regno Unito si sarebbe astenuto.

Il giudizio «Ciò significa – ha fatto sapere Eurofer ai propri associati – che la proposta della Commissione ha ricevuto il sostegno di una forte maggioranza qualificata degli Stati membri. Ci aspettiamo ora la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale nel mese di settembre (la scadenza ufficiale è il 25 settembre; ndr) ma potrebbe arrivare in anticipo».

Le conseguenze Ovvio che la misura, contro la quale peraltro la Cina ha già avviato una violenta controffensiva politica, avrebbe delle importanti e positive ripercussioni per i produttori europei di acciaio e Ast, ovviamente, vedrebbe aumentare – oltre alle proprie possibilità di business – anche suo valore di mercato in caso di vendita da parte di ThyssenKrupp.

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