La ‘raccomandata’ arrivata dal Comune era perentoria e faceva riferimento allo «stato di degrado che concorre a deturpare l’aspetto generale visibile dalla via pubblica, del fabbricato sito in Via del Teatro romano e più precisamente per quanto riguarda le scritte abusive eseguite da ignoti». E che a Terni la situazione sia decisamente sfuggita di mano, appare di un’evidenza solare e umbriaOn lo aveva anche provato a raccontare nel marzo scorso.
La reazione A chi vive in via del Teatro romano, però, è stato spiegato che «visto lo stato attuale che mostra evidenti problematiche di decoro urbanistico-edilizio, si comunica l’avvio del procedimento amministrativo». In buona sostanza si impone ai proprietari di ripulire tutto. L’iniziativa del Comune, dicono i residenti, «testimonia una benvenuta attenzione dell’amministrazione comunale al decoro dell’immagine della città», ma a loro ha fatto anche sorgere qualche perplessità, visto che – letta la lettera – hanno dato l’ennesma occhiata alla strada in cui abitano e a quelle vicine. E gli è venuto qualche dubbio.
Le scritte «Quello che ci si chiede – e la domanda è stata posta con una lettera inviata al sindaco Di Girolamo, all’assessore Bucari, al funzionario incaricato e alla polizia municipale – è se questo procedimento è da considerarsi come l’inizio di un’azione su tutto il territorio urbano o una richiesta limitata ad alcune vie, indotta da una istanza di un ‘comitato di coordinamento’. Ma non solo: «Rispetto allo stato di degrado, ascritta dal funzionario scrivente a ‘scritte abusive eseguite da ignoti’ – viene chiesto – la responsabilità è da attribuirsi esclusivamente ai proprietari del fabbricato dell’edificio a cui le mura perimetrali appartengono o anche a chi deve assicurare vigilanza e sicurezza delle vie?».
VIA DEL TEATRO ROMANO – LE FOTO
Il degrado Poi c’è un’altra questione, decisamente rilevante: «Lo stato di obsolescenza che caratterizza alcuni degli edifici di via del Teatro romano è anche esso da considerarsi ‘degrado’ e quindi compreso nel provvedimento amministrativo finalizzato a ripristinare il decoro dell’immagine della città?». E ancora: «Il ‘ripristino della immagine della città va inteso esclusivamente a carico dei privati oggetto di atti vandalici eseguiti da ignoti o è esteso alla pulizia degli spazi, alla salvaguardia delle autovetture parcheggiate, alla tutela dei cortili e dei portoni che si affacciano sulle suddette costantemente violate da gruppi di ignoti che si aggirano indisturbati per la ‘via pubblica’ certi della totale assenza di agenti o addetti alla vigilanza e al controllo del rispetto delle leggi?».
I tempi Le domande, però, non si fermano a questo: «Rispetto ai tempi previsti, quando verrà ripristinato da parte dell’amministrazione il decoro della pavimentazione di via del Teatro romano, fonte di degrado ma anche di pericoli per i cittadini?», ma anche: «Lo stato di decoro, inteso giustamente come dignità degli spazi comuni, riguarda solo elementi visibili della città? Come deve essere considerata l’occupazione dei contenitori dei rifiuti imposta dal Comune di Terni, ai cittadini residenti nell’area, negli spazi condominiali?».
Il Comune La risposta del funzionario comunale è, per certi aspetti, illuminante: ricorda infatti che «è stato costituito il Comitato Organizzativo riguardante il Giubileo della Misericordia dove è stato dato mandato operativo all’Unità per il Decoro Urbano ed Ambientale perché il degrado dell’ambiente urbano è strettamente correlato alla sensazione di sicurezza dei cittadini. Un ambiente degradato, mal curato o che manifesta segni d’inciviltà non è necessariamente più pericoloso di uno spazio curato e pulito, ma sicuramente è percepito come tale. Le attività di vigilanza e di repressione, tuttavia, spesso non modificano gli approcci degli utenti che continuano a violare le norme creando un progressivo deturpamento di alcuni contesti urbani».
L’analisi Sulla base di queste considerazioni, dice ancora il funzionario, «il comitato tecnico ha analizzato in via trasversale tutte le azioni da atitivare. Sugli aspetti del decoro urbano, il Quartiere Duomo è stato individuato uno degli ambiti omogenei prioritari su cui era utile intervenire». E siccome «l’articolo 40 del Regolamento Edilizio disciplina l’obbligo a carico di tutti i proprietari degli edifici che prospettano o comunque sono visibili da vie e spazi pubblici o di uso pubblico, il Comune di Terni può ingiungere ai proprietari degli edifici a provvedere ad eseguire interventi necessari ad eliminare condizioni di degrado tali da recare grave pregiudizio al decoro». Poi, certo, «se i residenti di via del Teatro romano manifesteranno formalmente mediante una apposita richiesta il loro disagio dovuto alla presenza di immobili fatiscenti ed altri elementi aggiuntivi, sarà cura di questo ufficio attivare i procedimenti del caso e comunque tener conto delle richieste nell’ambito della programmazione dei servizi e lavori di sua competenza». Beh, a quanto pare, lo hanno fatto. Non resta che aspettare.
