Terni, dove i bimbi giocano fra le siringhe

Succede in via Cadore dove fra i problemi c’è anche la ‘scala della vergogna’: un pallone è finito lì dentro e alla fine è arrivata la polizia

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Il ‘fattaccio’ – con conseguenze meno gravi rispetto a quando, ad inizio marzo, due bimbi e un’insegnante dell’asilo Santa Maria della Misericordia di borgo Bovio si erano punti con una siringa abbandonata nel giardino della scuola – è accaduto lo scorso 2 aprile.

La scala ‘incriminata’

Siringhe abbandonate Alcuni ragazzini stavano giocando a calcio fra i palazzi e le scuole di via Cadore, nel cuore di borgo Bovio, quando il pallone è finito in una scala che si trova al centro dell’edificio che ospita la materna e due sezioni della primaria e che conduce al seminterrato. Per recuperarlo, hanno aperto il cancello – privo di qualsiasi lucchetto – e sono scesi per qualche gradino. Poi, all’improvviso – e fortunatamente – si sono fermati. Lì in mezzo a cumuli di immondizia di ogni tipo, c’erano delle siringhe: almeno otto quelle contate dai giovanissimi che, spaventati, hanno subito avvertito i genitori. A quel punto è partita anche la chiamata alla polizia di Stato che, sul posto, non ha potuto fare altro che accertare la presenza delle siringhe e chiedere l’intervento degli addetti per la rimozione.

Le scuole

La denuncia Nessuno, questa volta, si è fatto male. Ma il pericolo corso è stato di quelli seri. Le siringhe sono state poi rimosse – come accade quasi ogni giorno – dagli addetti di una cooperativa, ma il problema resta. «Quella scala – denunciano i residenti della zona – si trova proprio fra le due scuole e i tossicodipendenti la usano per nascondersi da occhi indiscreti e iniettarsi le dosi. Il tutto a pochi metri dai piccoli alunni e dagli altri bambini che giocano fra i palazzi».

L’ingresso della scalinata

I problemi La scalinata – di certo non l’unico dei problemi della zona fra frequenti interventi delle forze dell’ordine, strutture mai entrate in funzione (la ‘Casa delle musiche’) e cantieri abbandonati (è il caso di una palazzina transennata dalla ditta esecutrice dei lavori, poi fallita) – è un ricettacolo di sporcizia e rifiuti di ogni tipo dove chiunque può accedere liberamente. «Per la bonifica di quello spazio – spiegano i cittadini – abbiamo chiamato l’Asm ma ci è stato spiegato che la competenza è dell’Ater. Chi deve intervenire, lo faccia perché non possiamo continuare a tollerare un degrado simile».

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