L’accusa è tanto curiosa quanto semplice: in almeno tre occasioni, a fine 2017, avrebbe lasciato scoperto il presidio di guarda medica della Usl Umbria 2 ad Otricoli, per recarsi al night club ‘Piper’. L’uomo è un medico 61enne residente nel ternano a cui la procura di Terni – pm Marco Stramaglia – ha contestato i reati di interruzione di servizio pubblico e truffa.
Per spezzare la monotonia Secondo quanto ricostruito dall’accusa, il professionista della Usl 2, fra il 30 ottobre e il 27 novembre dello scorso anno, anzichè garantire la continuità assistenziale alla comunità del paese, avrebbe optato per più divertenti puntate al night – che si trova comunque in zona – forse anche per spezzare la monotonia del lavoro. Il problema, però, è che la questione è finita all’attenzione della procura di Terni che proprio nei giorni scorsi ha concluso le indagini preliminari, in attesa di definire i prossimi passi del procedimento giudiziario.
Ipotesi-truffa Il 61enne, non nuovo a ‘grane’ del genere, è accusato anche di truffa per aver affisso, in un’occasione, un cartello con su scritto ‘il medico di guardia è in visita domiciliare’ fuori dal proprio ufficio, nonostante – è la contestazione – fosse in realtà in tutt’altre faccende affaccendato presso il suddetto night, fra entraneuse e ballerine. La truffa starebbe nell’aver percepito il corrispettivo economico professionale, pur dedicandosi a ben altro.
La difesa A difenderlo c’è l’avvocato Stefano Colalelli del foro di Terni che si dice «convinto di poter dimostrare nuovamente, vista l’assoluzione ottenuta in passato su fatti non troppo diversi, la totale estraneità del mio assistito ai reati che gli vengono addebitati. Posso solo anticipare che era impegnato in regolari visite domiciliari».
