Terni, droga e armi: 35enne in manette

L’operazione portata a termine dalla polizia: oltre agli stupefacenti gli agenti hanno sequestrato due pistole. Ci sono anche cinque persone indagate

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Gli agenti della sezione antidroga della squadra Mobile di Terni – coordinati dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi – hanno ‘chiuso il cerchio’ sull’indagine scattata con gli arresti di due 33enni ternani lo scorso marzo, accusati di estorsione aggravata ai danni di un commerciante e spaccio di droga. In carcere, a seguito delle risultanze investigative raccolte dalla polizia, c’è finito il 35enne ternano Fabio Forzanti, individuato dagli inquirenti – l’indagine è stata condotta dal pm Elisabetta Massini – come il presunto ‘mandante’ dei due ternani, ma anche di altri soggetti incaricati nel tempo di spacciare droga e incassare, con metodi tutt’altro che concilianti, i soldi dei clienti-debitori.

Le perquisizioni L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Simona Tordelli, è stata eseguita venerdì dagli uomini dell’antidroga insieme a ben otto perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti indagati dall’autorità giudiziaria, con l’ausilio di unità cinofile della guardia di finanza di Perugia. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate due pistole Beretta calibro 6.35, diverse munizioni di vario calibro – non relative alle pistole recuperate dagli agenti -, 150 grammi di marijuana, un coltello, otto bilancini di precisione e sostanza da taglio come mannite e bicarbonato.

Estorsione Gli accertamenti hanno portato anche ad invididuare una bicicletta, poi risultata rubata, ed uno scooter T-Max che sarebbe stato preso dal 35enne come ‘pegno’ per alcune dosi di droga mai pagate. Su quest’ultimo, oltre all’accusa di spaccio, pende infatti anche quella di estorsione, relativa agli episodi alla base degli arresti eseguiti nel marzo del 2016.

Tanti clienti L’indagine, eseguita con supporti tecnologici ma anche metodi tradizionali – a partire dalle osservazioni e dagli appostamenti – ha portato anche all’identificazione di numerosi clienti-assuntori le cui testimonianze sono state raccolte dalla polizia di Stato e rappresentano, stando agli inquirenti, uno degli elementi-chiave del castello accusatorio.

Droga in Ast Diversi gli episodi di spaccio documentati dalla squadra Mobile sarebbero avvenuti nei pressi del cancello principale dell’Ast, in viale Brin, dato che fra i clienti del 35enne c’era più di un operaio dell’acciaieria. ‘Scambi’ che non sono però sfuggiti alla security dell’azienda che ha offerto una valida collaborazione alla polizia di Stato, come evidenziato anche vice questore Alfredo Luzi.

Indagati Oltre all’arrestato, sono cinque i soggetti indagati a piede libero, tutti uomini di Terni: quattro di questi sono parenti del 35enne arrestato – e proprio a casa di uno di loro sono state trovate le due pistole – mentre il quinto è un soggetto di nazionalità albanese. Circa le due armi, non sarà semplice risalire ai proprietari visto che sono entrambe piuttosto datate, per quanto funzionanti.

Interrogatorio L’interrogatorio di garanzia del 35enne arrestato dovrebbe tenersi nella giornata di martedì. L’uomo è difeso dall’avvocato Massimo Proietti di Terni secondo il quale «l’ordinanza di custodia in carcere presenta degli elementi di dubbia efficacia. Il mio assistito – afferma – risponderà alle domande del giudice, nella certezza di poter chiarire completamente la propria posizione».

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